L’inchiesta a una svolta Presto gli indagati

Parentopoli, l’inchiesta ad una svolta. Potrebbero essere presto iscritti nel registro degli indagati i nomi dei presunti responsabili, a vario livello, di assunzioni nelle due aziende comunali, Atac e Ama, fatte in obbedienza a legami di parentela più o meno stretti. O comunque per chiamata diretta. L’ormai noto «colloquio confermativo», sostitutivo del vero e proprio esame del candidato all’assunzione.
Non solo. Le indagini, per quanto riguarda Atac, riguardano anche forniture ed appalti dei mezzi di superficie. Al centro dell’interesse degli investigatori, l’attività di ex dirigenti delle aziende comunali. Numerosi infatti gli spunti forniti da testimoni, chiamati a raccontare non solamente come funzionava il reclutamento di personale, ma anche come avveniva la scelta delle ditte chiamate a fornire o a mantenere autobus e tram.
Lo spunto per questo nuovo filone dell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, è nato dalla necessità di valutare eventuali sperperi di denaro pubblico. Per ora il fascicolo resta aperto contro ignoti, e il reato ipotizzato è abuso d’ufficio.
Nei giorni scorsi, l’azienda comunale del trasporto pubblico aveva fornito ai carabinieri una lista di oltre duecento nomi, che i militari stanno adesso passando attentamente al vaglio.
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