L’anno più volgare della politica italiana

Dalla Rassegna stampa

Tra bunga bunga, bestemmie e insulti di ogni tipo, è la politica italiana la vincitrice della «Top 10 delle parolacce 2010», la classifica realizzata ogni anno dallo psicolinguista Vito Tartamella sulle volgarità dette dai vip di tutto il mondo che hanno fatto il giro dei maggiori media del globo. Da Berlusconi a Bossi a D’Alema alla Carfagna, è lunga la lista di esponenti della politica italiana che hanno conquistato postazioni più o meno alte. Al primo posto svetta il bunga bunga, interpretato come un cult della volgarità e tradotto come orgia di gruppo. Sul podio c’è anche la bestemmia sfuggita al premier Silvio Berlusconi poco prima del G8 de L’Aquila del 2009 ma resa pubblica nel 2010. Tra gli stranieri c’è il romanziere spagnolo Arturo Pèrez-Reverte, autore del primo caso di insulti via Twitter. II 21 ottobre 2010, il premier spagnolo Josè Zapatero ha fatto un rimpasto di governo e ha silurato Miguel Angel Moratinos, ministro degli esteri. Durante il passaggio di testimone, Moratinos è scoppiato in lacrime, tirandosi addosso le ire di Pèrez-Reverte: «Se n’è andato come una perfetta merda».

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