Iter d'urgenza per il Ddl

Il Senato ha approvato pressoché all'unanimità, se si esclude il voto contrario dei Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, la procedura d'urgenza per il ddl sulle riforme costituzionali a cominciare da quello presentato dal Governo, il cosiddetto ddl Calderoli. La procedura d'urgenza comporta una via preferenziale per l'esame del pacchetto di riforme costituzionali in commissione Affari costituzionali e poi in Aula. La proposta del governo (ddl 2941) è una riforma che inquadra il dimezzamento del numero dei parlamentari nell'istituzione del Senato federale e nel superamento del bicameralismo perfetto.
Il risultato non soddisfa l'opposizione che accusa la maggioranza di far slittare il taglio della rappresentanza parlamentare. «Quando stavamo per arrivare a un risultato importante, con l'approvazione di un testo unificato, votato da maggioranza e opposizione, che avrebbe portato in tempi brevi alla riduzione del numero dei parlamentari per la prossima legislatura, il Pdl impone che quel testo confluisca nella cosiddetta riforma Calderoli, un ddl che modifica bene 26 articoli della Costituzione» ha detto la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro.
Per il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri «l'opposizione dice fesserie» perché è stata la maggioranza a richiedere «la procedura d'urgenza per un ddl costituzionale che tocca nodi cruciali come la riduzione del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto ed una forma di governo più moderna». «Anche le opposizioni - aggiunge Gasparri - sanno bene che toccare solo uno di questi punti non sarebbe risolutivo, ma serve una riforma organica.
© 2011 Il Sole 24 Ore. Tutti i diritti riservati
SU