Italiani rapiti in Orissa, aperto tavolo del dialogo

Dalla Rassegna stampa

I mediatori dello Stato indiano di Orissa e quelli designati dai maoisti sì sono riuniti ieri pomeriggio a Bhubaneswar avviando il negoziato per il rilascio dei due italiani sequestrati nel distretto di Ganjam il 14 marzo scorso. Il negoziato, che si svolge nella Geuest House statale a Bhubaneswar, è cominciato poco dopo l'arrivo dell'ex funzionario statale ed ora attivista sociale B.D. Sharma, designato dai maoisti per trattare. «Sono ottimista sui risultati dei colloqui - ha detto ai giornalisti prima di entrare nell'edificio - anche se dobbiamo affrontare un gran numero di questioni». Con Sharma rappresenterà la guerriglia anche l'attivista per i diritti umani Dandapani Mohanty, mentre non ha ancora un nome il terzo negoziatore. Il governo di Orissa è invece rappresentato da tre direttori generali di diversi Dipartimenti: U.N. Behera (Interno), P.K. Jena (Comunità rurali) e S.K. Sarangi (Affari tribali e delle caste). «Anche nei negoziati il benessere e la tutela dei nostri connazionali sequestrati deve essere posta al primo posto», ha sottolineato ieri il ministro degli esteri Giulio Terzi a proprosìto delle trattative in corso per la liberazione di di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo». «Stiamo continuamente facendo pressione sulle autorità centrali e locali per affermare il principio della tutela dei nostri sequestrati come principio fondamentale», ha dichiarato Terzi.

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