In Italia solo il 26% dei manager è donna

Dalla Rassegna stampa

Le donne manager in Italia? Sono sempre meno della media mondiale. Nonostante tutti gli sforzi per combattere il "sessismo", la percentuale di quote rosa nelle aziende italiane si attesta ancora al 26 per cento, Uomini manager al 74% dunque, ben al di sopra del 70% di media globale, e più vicina al 75% di Cina, India e Argentina. Magra consolazione, siamo in buona compagnia in Europa: anche in Svizzera e in Lussemburgo le quote rosa non superano il z6°%o dei dirigenti. I Paesi con il tasso più bilanciato in assoluto sono la Nuova Zelanda, l'Ungheria, gli Stati Uniti, il Canada e il Cile (intorno a14o%). La terza edizione dell'indagine Workmnonitor, condotta dall'agenzia Randstad e presentata in anteprima dal Sole 24 Ore, evidenzia come la parità di genere sia ancora una chimera. L'analisi evidenzia i principali trend nel terzo trimestre 2011, mettendo a confronto le implicazioni in termini di pari opportunità e di ricorso al part-time nelle aziende di 29 diversi Paesi. «La disparità di occasioni - osserva Marco Ceresa, ad di Randstad - è dovuta a fattori culturali: troppo spesso i nostri dirigenti operano con dei paletti mentali che li portano a penalizzare dei candidati per via delle loro caratteristiche anagrafiche. Penso non soltanto al sesso, ma anche all'età Non soltanto questi paletti sono ingiustificati, ma penalizzano le aziende perché impediscono loro di sfruttare tutti i punti di forza di un mix equilibrato di professionisti: così è facile che un giovane sia rapido nell'apprendimento, un 5oenne è sicuramente dotato di grande esperienza, e le donne spesso hanno ottime capacità di instaurare rapporti interpersonali con partner e clienti».

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