Italia più rosa in quindici proposte

Dalla Rassegna stampa

Migliaia di intervistate, decine di forum con le associazioni e un lavoro capillare sulle questioni femminili ancora aperte, dalle pari opportunità alla libertà di avere figli con l’aiuto della scienza. A un anno dalla nascita dell’iniziativa Sorelle d’Italia, oggi pomeriggio all’Università Bocconi sarà presentato il libro bianco delle proposte a esponenti del governo e dell’opposizione. «Ce la faremo a diventare un paese normale, più women friendly?» si chiedeva il direttore della rivista Elle, Danda Santini, nell’editoriale che ha lanciato il progetto. Il tentativo va proprio in quella direzione: stimolare i partiti perché certe proposte siano fra le priorità dell’agenda politica. «Con il progetto Sorelle d’Italia abbiamo organizzato gruppi di discussione a Milano, Roma, Bari e Bologna, incontrato associazioni, le donne di governo e le manager che si occupano di carriere femminili e abbiamo realizzato un sondaggio su 1.500 italiane con l’Istituto Piepoli» spiega la Santini, che aggiunge: «Il risultato? Quindici proposte, molto concrete, che vengono presentate al mondo politico perché siano da stimolo per il cambiamento del paese verso una dimensione che non escluda più o non sottovaluti l’apporto della metà della popolazione, quella femminile».
 
 Ad ascoltare le proposte ci sarà il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, che osserva: «Affrontata la questione-sicurezza con l’introduzione del reato di stalking, le aggravanti per i reati di violenza sessuale e la redazione del primo Piano nazionale contro la violenza di genere, penso sia prioritario che, tra i temi che interessano più da vicino le donne, ci si concentri sullo stato dell’occupazione femminile, perché solo il 46% delle donne italiane ha un impiego. Incrementare questa percentuale non significa occuparsi soltanto di donne, ma della ricchezza dell’intero paese: 100 mila occupate in più equivalgono a + 0,28% del Pil». Il ministro ricorda il Piano conciliazione per investire 40 milioni di euro sui servizi per le famiglie e per l’infanzia: «Le risorse sono state trasferite alle regioni proprio nei giorni scorsi e si tradurranno in progetti nei primi mesi di quest’anno».
 
 L’ostacolo maggiore all’occupazione femminile sembra essere ancora la maternità. Proprio per questo alla Camera e al Senato sono state presentate diverse proposte a favore di una maggiore conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro. «La donna che sceglie di diventare madre si assume quasi totalmente la cura dei figli - osserva Barbara Saltamartini, vicepresidente gruppo Pdl alla Camera -: per questo la strada migliore per cambiare la realtà è quella di introdurre il concetto di pari responsabilità di cura, crescita ed educazione dei figli da parte di entrambi i genitori».
 
 La Saltamartini ha proposto con Alessia Mosca (Pd) l’introduzione del congedo di paternità obbligatoria alla nascita dei figli. E proprio la Mosca sarà presente con le rappresentanti del governo all’evento di oggi: «È molto utile che vengano sistematizzate le diverse proposte per avere un quadro complessivo delle azioni che possono essere intraprese osserva la parlamentare Pd -. Molte delle proposte, peraltro, possono essere portate a termine con una volontà politica forte e il sostegno esterno, perché sono a costo zero e non ci sono quindi vincoli di bilancio».
 
 All’evento in Bocconi parteciperanno anche il vicepresidente del Senato, Emma Bonino, e rappresentanti delle associazioni come Alessandra Perrazzelli, presidente di Valore D, e delle imprese come Chiara Bisconti, direttore del personale di San Pellegrino.

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