"Introvabile l'atto di nomina del commissario alla sanità"

Articolo di pubblicato su Il Messaggero, il 12/05/10

A venti giorni dalla nomina di Renata Polverini a commissario ad acta della sanità laziale, «ancora non si conosce il testo, che non risulta nemmeno nel sito della Presidenza del Consiglio», dove invece è presente la nomina di Stefano Caldoro a commissario per la Campania. Lo sostiene Emma Bonino, vice presidente del Senato e sfidante della Polverini alle ultime Regionali. Sulla vicenda la leader radicale ha presentato un’interrogazione parlamentare, indirizzata al premier Silvio Berlusconi e al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, firmata anche dai senatori Luigi Zanda, Lucio D’Ubaldo e Riccardo Milana.
La Bonino richiama il comunicato stampa del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2010, dove si legge che
«è stato altresì deciso, su proposta del ministro dell’economia e delle Finanze di nominare i neopresidenti delle Regioni Lazio e Campania, Renata Polverini e Stefano Caldoro, Commissari ad acta per l’attuazione dei piani di rientro dai disavanzi sanitari nelle rispettive regioni”. Dell’analoga annunciata deliberazione relativa alla nomina a commissario ad acta del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. «nello stesso elenco "Provvedimenti" non vi è a tutt’oggi alcuna traccia», sostiene la senatrice radicale.
Nell’interrogazione, i firmatari chiedono «se sia stato effettivamente adottato nel corso del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 il provvedimento relativo alla nomina a Commissario della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini: in questo caso, per quali motivi la relativa deliberazione non compaia nell’elenco dei Provvedimenti, e per quali motivi di tali atti, che riguardano tutti gli abitanti delle Regioni interessate, non venga data la pubblicità necessaria; quali siano, in ogni caso, i contenuti e le indicazioni di tali provvedimenti». In particolare, sei legge nell’atto parlamentare, «relativamente al provvedimento
di nomina a Commissario ad acta della Presidente della Regione Lazio, si chiede di sapere se siano confermate le notizie relative alla data del 30 giugno prossimo quale termine ultimo per la presentazione del piano di riordino della rete ospedaliera, che dovrebbe prevedere un taglio di circa duemila posti letto riferiti soprattutto ai settori della riabilitazione, della lungodegenza e delle acuzie».