Intervista a Roberto Giachetti: Traditore io? Su questo tema mi batto da trent’anni

Roberto Giachetti, deputato del Pd e vicepresidente della Camera, ieri si è dichiarato - e ha votato - a favore dell’emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati. Un pronunciamento contro le indicazioni del governo. «Ma no... Su questo tema io mi batto da 30 anni: ero con i Radicali per il referendum del 1984; l’anno scorso ho sottoscritto la richiesta di una nuova consultazione popolare; e sottopongo costantemente la questione al gruppo pd».
Lei è un renziano doc, e c’è chi ritiene improbabile un dissenso tra voi due.
«A volte la pensiamo diversamente: sull’amnistia, per esempio, lui è contrario e io a favore. Sono renziano doc, ma con una mia cultura e una mia autonomia. E comunque siamo entrambi convinti che il Paese ha bisogno di riforme. Poi, un giudice accusato di dolo o colpa grave verrebbe giudicato da altri magistrati, e io ho totale fiducia nella categoria».
Ma esiste già una sede dove i magistrati vengono giudicati.
«Chiediamo al Csm quanti sono i magistrati che, in ragione di tutte le cause avviate, sono stati intaccati...»
Vuole dire che secondo lei il Csm è in qualche modo inadempiente?
«No. Ma è evidente che qualcosa non funziona».
Il vice presidente del Csm, Michele Vieni, fa sapere che «non potrebbe essere tollerata la sottomissione della magistratura al potere legislativo o a quello esecutivo». E Giorgio Napolitano, che presiede quel Consiglio, ha detto che la tutela dell’indipendenza del giudice «non rappresenta un mero privilegio».
«La storia dell’indipendenza viene tirata fuori ogni volta che si tenta di cambiare qualcosa per la magistratura».
A quanto pare, il presidente del Consiglio dice che la norma va cambiata a Palazzo Madama, quella Camera che lui vorrebbe abolire.
«Io mi auguro che regga il principio, e che entri nella riforma della Giustizia. Sono 2 anni che mi dicono di aspettare perché serve un provvedimento organico. E oggi, nei responsabili Giustizia del mio partito, vedo un atteggiamento fotocopia...».
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