Intervista a Riccardo Pacifici: Comunità ebraica, parla Pacifici "ho la tessera radicale in tasca"

Dalla Rassegna stampa

«Pannelliano? Mi chiamano così da sempre, e da anni ho la tessera dei Radicali. Pannella e Spadolini furono gli unici politici ammessi al Tempio maggiore il giorno dell´attentato. Era il 9 ottobre 1982». A parlare è Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana. Pacifici è impegnatissimo nella preparazione della visita di domenica di Benedetto XVI alla sinagoga: «Abbiamo 550 giornalisti accreditati da tutto il mondo. È davvero un onore ricevere il Papa» dice, ma i toni cambiano quando parla delle elezioni. In mattinata aveva detto: «Guardate alla mia storia», e a chi gli ricordava le sue posizioni vicine ai radicali in passato: «Soltanto in passato?». Nel pomeriggio il tono è diverso: «Il voto è segreto però..».
 

Però Emma Bonino ha una storia chiara alle spalle. Il suo sostegno a Israele è indiscutibile. Peserà sul voto di marzo?

«La comunità non fa politica, ma esprime valori. Non esiste il voto compatto: ogni ebreo, al pari di ogni elettore, giudicherà i programmi, e l´impegno delle candidate su temi quali l´ambiente, l´economia, la famiglia. Ci sono poi temi storicamente hanno un posto rilevante nel cuore di noi ebrei: la libertà religiosa, il rispetto della Costituzione, l´antifascismo, il diritto di Israele a esistere».

Bonino ha una posizione chiara su questi.

«È indiscutibile che la Bonino si sia battuta da sempre per Israele e ne abbia proposto tra i primi l´ingresso nell´Unione europea, ma d´altra parte la Polverini non è fascista».

Eppure nel suo comitato vi sono anche personaggi non certo antifascisti.

«Si parla di Adriano Tilgher (condannato negli anni Settanta per tentata ricostruzione del partito fascista, ndr). A parte che ho motivo di credere che non sosterrà la Polverini, ma anche la Bonino è sostenuta da partiti dell´estrema sinistra che non hanno simpatia per Israele. Cosa prevarrà nella linea delle due candidate? Per questo dico che bisogna guardare i programmi. Noi della Comunità saremo vigili morali: i nostri voti non contano molto, ma siamo pronti a denunciare moralmente chi negli schieramenti non rispetterà i nostri valori. Su questo non scenderemo a patti».
La comunità romana, secondo molti analisti, ha avuto un certo peso nell´elezione di Alemanno al Campidoglio. Lei davvero non si espone?
«Non saranno candidate soltanto la Polverini o la Bonino. Può darsi che qualcuno scelga altri, come Michele Baldi, sia per il suo programma sia per la sua fede romanista». E scoppia a ridere.

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