Intervista a Paolo Cento: "Sinistra ecologia e libertà questa la mia nuova sfida"

Dalla Rassegna stampa

Da circa un annetto Paolo Cento (ex sottosegretario all`Economia nel governo di centro-sinistra) stava lavorando alla riedificazione d`una forza verde, ambientalista, su basi nuove. Ma una certa dirigenza dei Verdi, poco riconoscente all`impegno del già deputato, lo ha estromesso dal partito, e per una piccola divergenza sulla linea politica. Angelo Bonelli ha così messo fuori dal partito chi 23 anni fa fondava, proprio su Roma, il primo nucleo dei Verdi, forza che poi sarebbe entrata in Parlamento ed a cui avrebbero aderito storici nomi della sinistra italiana. Bonelli ha contestato a Cento la presenza nel coordinamento di Sinistra e libertà, dimenticando che i Verdi fin dal loro sorgere hanno condiviso con i Radicali la consuetudine della doppia tessera. Ma Cento non molla, ed ha già approntato un accordo ambientalista con Sinistra e libertà per le prossime regionali.

Una vicenda triste quella del congresso dei Verdi a Fiuggi?
Voglio rammentare che c`erano due linee. Quella di Loredana De Petris e quella di Angelo Bonelli. Erano presenti 447 delegati. Bonelli non era certo il favorito, e con solo 94 firme a favore. Invece Loredana De Petris ne contava 247. Ma al voto la situazione si capovolge, e Bonelli batte con 245 voti la De Petris, che raggranella 231 voti.
Ora è fuori dai Verdi. Non crede che la linea di Angelo Bonelli porterà al lumicino la proposta dei Verdi?
Credo sia cambiata la cultura politica del pease. Ma non per questo va considerata esaurita la funzione degli ecologisti, che hanno contribuito a far nascere in Italia una coscienza ambientalista. Con la strada intrapresa da Bonelli certamente si rinuncia a fare dei Verdi in Italia una strutturazione paragonabile ai partiti presenti in Germania e nel resto dell`Ue. L`elettorato è stanco dei partitini. Consapevoli di questo s`era intrapreso un cammino con Sinistra e Libertà. Anche perché l`elettorato ci aveva dato un`indicazione. Quindi non volevamo la scissione. Abbiamo semplicemente ricordato a Bonelli che i Verdi hanno uno statuto libero. Ergo, vediamo in quali regioni va in porto la nostra proposta e dove l`altra.
Cioè dove poter fare squadra con Sinistra e Libertà e dove concentrarsi sulla costituente ambientalista di Bonelli e Pecoraro?
Esattamente. Ed invece a sorpresa espellono dal partito me, De Petris, Ragosta e Di Palma, che è risultato uno dei più votati. Grazia Francescato non ha nemmeno aspettato l`espulsione, è andata via prima. Persa la votazione avevamo tutti pensato fosse stato possibile rimanere nei Verdi, e per continuare le nostre battaglie. Non volevamo alcuna scissione o uscita dal partito. Rivendicavamo solo degli spazi di autonomia a carattere federale, che lo stesso Bonelli in un primo tempo aveva pure promesso.
Diciamo che Bonelli e Pecoraro quando vincono non fanno prigionieri?
Sta di fatto che al congresso la proposta di Bonelli e Pecoraro Scanio, quella della costituente ecologista, non partiva favorita. Hanno vinto a sorpresa. Con loro ha preso piede una deriva stalinista e settaria. Non so come possano pensare di far sopravvivere una piccola forza politica solo su una rendita di posizione. Noi proponevamo di costruire una grande forza a sinistra del Partito democratico. Sintetizzando le proposte della parte migliore della sinistra italiana.
La proposta che fa anche Niki Vendola?
Vendola si sta dimostrando un leader. La nostra analisi è quella giusta. Ma chi ha vinto il congresso dei Verdi ha scelto di fare l`atto d`arroganza, che non risolve il problema politico. A me interessa fare politica, mettere insieme pezzi di partito. Ho rammentato a Bonelli i tempi in cui avevamo la doppia tessera, dei Verdi e dei Radicali. Ma non m`ha dato stolto. Oggi prosegue nella sua visione da vecchio leader di partito comunista dell`Est.
Cosa farà ora Cento?
Sinistra ecologia e libertà: questa è la nuova sintesi politica a sinistra del Pd.

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