Intervista a Oliviero Toscani: "Io per un nuovo Rinascimento"

“Io sono un milanese purosangue, figlio di genitori milanesi ma vivo in Toscana da molto tempo. La Toscana è un luogo che ho scelto e i luoghi che si scelgono si amano molto più di quelli che ci affida il destino”. A parlare, in questa intervista al Clandestino, è Oliviero Toscani, fotografo, pubblicitario, creativo e, da lunedì, candidato presidente - con i Radicali - alle regionali in Toscana.
Lei in politica, una provocazione?
Io ho vissuto tutte le peripezie del vivere in Italia e, avendo vissuto e lavorato molto all`estero, in Francia e negli Stati Uniti, quando torno in Italia soffro. Mia moglie è norvegese ed ogni mattina si chiede come mai in Italia non funzionino le cose.
Perché?
Perché chi eccelle nel non saper far niente in Italia fa il politico. Cosa rimarrà di D`Alema o di Andreotti - dico loro ma vale per i politici - nella storia? Niente. Forse, in Italia, la capacità dei fare l`abbiamo consumata tutta col Rinascimento. Una parabola, come l`impero romano: costruivano strade con l`avanzare degli eserciti ed oggi, a Roma, non son buoni neppure a mettere in fila i taxi.
Si sa, gli italiani sono individualisti...
Questa dell`indole italiana è pura autoindulgenza. Ci raccontiamo di avere un`indole individualista e giustifichiamo così la nostra inerzia. Ma pure i cretini hanno una indole: cretina appunto. Io ormai ho una certa età, la stessa di Bob Dylan e dei Rolling Stones ma sono ancora combattivo, voglio vedere se possiamo cambiare.
Perché con i Radicali?
Sono sempre stato un simpatizzante delle loro battaglie, un amico, un loro compagno. Scriva la definizione che preferisce.
Lei è già assessore nel comune di Salemi, con Vittorio Sgarbi sindaco?
Questo anno e mezzo a Salemi, dove sono assessore, è stato davvero interessante. Il punto è che in Sicilia ci sono problemi tremendi, di mafia e non solo. Allora mi son detto: forse per cambiare non bisogna cominciare da quei luoghi dove si deve estirpare un cancro ma il punto è vedere se siamo capaci di fare cose nuove dove le realtà funzionano benino, come in Toscana. Lì si va ma è tutto mediocre rispetto alle potenzialità che avrebbe questa regione. E lo dico perché avendo avuto rapporti con la Regione, per la mia Bottega dell`arte di San Rossore, sto ancora aspettando da 5 anni che comincino i lavori.
Insomma, dei politici non salva nessuno?
In Italia c`è come un riflesso: appena eletti i politici non fanno niente. E quando li cerchi sono sempre irrimediabilmente occupati a non risolvere nulla. Ma io penso che esista un`Italia volitiva, capace, operosa ed è inconcepibile parlo da cittadino - che non si muova niente e che si viva con lo spirito da curva sud e da curva nord.
E Berlusconi, anche lui un buono a nulla?
Berlusconi viene dall`impresa ed ha successo perché sa fare le cose. Che cosa fa D`Alema? Parlo di lui - che non è il peggiore - perché mi sta antipatico. Sapete poi chi ha le idee? I leghisti. Le impronte, le ronde, idee da mentecatti ma idee. E questo è drammatico.
Ma allora chi glielo fa fare?
La cosa interessante sarebbe portare idee utili per il Paese, per fabbricare, per tornare a quella capacità italiana dei realizzare. Abbiamo mandato i nostri figli alla Bocconi ed ora ci ritroviamo una massa di laureati incapaci di fare.
Quale sarà lo slogan della sua campagna elettorale?
Ci lavoreremo nei prossimi giorni con i ragazzi della Bottega dell`arte della Comunicazione (La Sterpaia). Però, un attimo... `Toscani, Toscana: coraggio, creatività. Un nuovo Rinascimento`. Mica male, eh!.
© 2010 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments