Intervista a Marco Cappato: "Sì alla moratoria dei distacchi"

Radicale, ex parlamentare europeo, Marco Cappato ha aderito alla campagna di Terra per il riconoscimento di un minimo vitale energetico per i bambini. Perché?
Siamo in un momento storico in cui in alcuni Paesi addirittura internet viene riconosciuta come fondamentale. Penso alla Finlandia o alla Francia, dove l’equivalente della nostra Corte costituzionale ha bocciato la prima versione della legge contro la pirateria informatica perché poteva costituire una violazione del diritto fondamentale a essere informati. Evidentemente anche in un sistema di libero mercato, con servizi pubblici gestiti privatisticamente, bisogna pensare a un livello minimo di servizi essenziali. E se è valido per degli adulti nel caso di internet, figuriamoci nel caso dell’energia per un bambino.
Cosa l’ha colpita di più della vicenda di Elvis?
Quello è stato un episodio sconvolgente. Ma temo che episodi non troppo dissimili, anche se meno eclatanti e drammatici negli esiti, avvengano quotidianamente in Italia. Per non parlare di ciò che accade in altri Paesi nel mondo.
Noi abbiamo proposto ai gestori, specie d’inverno, di non dare seguito all’intervento di distacco per morosità qualora ci fossero bambini in casa. Cosa ne pensa?
Ho letto questa e le altre proposte. Chiariamo intanto che il welfare non è compito dell’Enel o del gestore elettrico, è lo Stato che se ne deve fare carico. Ma nel tempo materiale in cui le autorità si occupano di realizzare la misura si può fare una moratoria per i distacchi, soprattutto per l’inverno. Nel lungo periodo, invece, potremmo ragionare sul tema della maggiore autosufficienza energetica. La nuova edilizia popolare, per esempio, potrebbe puntare a essere autosufficiente energeticamente.
Milioni di bambini lavorano invece di andare a scuola, vengono sfruttati sessualmente, muoiono di fame. Siamo la specie che tratta peggio la propria prole.
Non c’è nulla di più abietto che infierire sui bambini. Ma purtroppo sono sempre i più deboli, i bambini, gli anziani, i malati, quelli su cui si scaricano con maggiore violenza le diseguaglianze. Ma dobbiamo anche andare oltre la contingenza. I Radicali sono il partito della lotta contro lo stermino per fame nel mondo, un fenomeno che colpisce con violenza i più piccoli. Le condizioni dell’infanzia migliorerebbero se noi aiutassimo le donne in una scelta libera e consapevole di maternità. Nonostante l’Onu preveda il diritto all’informazione sessuale e alla salute riproduttiva, questo a oggi non avviene. Dobbiamo affrontare, cioè, il problema demografico. Il figlio deve arrivare quando si decide di concepirlo consapevolmente e non come ineluttabile e bestiale risultato di un atto sessuale. E in questa battaglia non possiamo non citare il principale nemico: il Vaticano.
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