Intervista a Emma Bonino: una pronuncia di vero pluralismo

Dalla Rassegna stampa

«Penso che si debba smettere di gridare ai furori laicisti e stupidaggini di questo tipo. La sentenza è un inno alla religiosità se per religiosità si intende l’aderenza individuale a qualche credo religioso». Emma Bonino, vice presidente del Senato, plaude ai giudici della Corte di Strasburgo. «Semmai sarebbe utile avere comportamenti coerenti col proprio credo religioso, cosa che non guasterebbe, di questi tempi».

Il crocifisso è un segno che fa parte della nostra cultura.

«Se fossi cattolica, vedere il crocifisso ridotto a mera dimensione culturale pur di essere difeso, mi ribellerei. Non ne sarei di certo felice. La sentenza parla di altro».

Vale a dire?
«Che i luoghi pubblici sono dedicati al pubblico, dunque la collettività che comprende credenti e non credenti. Mi pare, dunque, un dato di buon senso, di laicità vera. La decisione che è stata presa a Strasburgo ci fa capire il valore del pluralismo, cosa che in un paese democratico dovremme essere tutti legati. La religiosità deve albergare nei cuori e nei comportamenti e non sui muri».

Ma che ne è delle nostre radici culturali?

«Ci sono milioni di cittadini che hanno radici culturali diverse e sono altrettanto rispettabili. Ci vuole rispetto per la religiosità che si pratica nelle chiese e nei luoghi di culto. Ma i luoghi pubblici devono restare tali. Neutrali. Vale per le scuole, per le aule di giustizia, per le strutture sanitarie pubbliche».

Il governo ha annunciato ricorso..
«Suggerirei di riflettere. Hanno 3 mesi di tempo per farlo. Già mi pare non sia andato molto lontano con la storia delle radici cristiane. Servirebbe un dibattito più calmo e ragionato».
 

© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK