Intervista a Bobo Craxi: Quando le spallate non servono

Il ricorso alla piazza contro Silvio Berlusconi da parte dei partici dell`opposizione è un fatto puramente propagandistico. Lo ha detto alta “Voce" Bobo Craxi, esponente del Partito dei socialisti uniti - Psi.
Onorevole Craxi, cosa farete alle prossime elezioni regionali?
"Abbiamo cominciato ad avviare una serie di colloqui con i Radicali italiani. La nostra prospettiva è quella di dare un segnale di forte autonomia in vista delle prossime elezioni regionali per una convergenza tra le forze laiche, socialiste e ambientaliste. Mi pare che l`occasione delle prossime regionali sia propizia. Puntiamo ad una presenza forte in Regioni significative per dare un segnale eloquente della nostra politica in entrambi i poli".
Cosa pensa della manifestazione di sabato prossimo a Roma contro Silvio Berlusconi?
"La cosa che vedo è la partecipazione di partiti che sono all`opposizione parlamentare. Il richiamo alla piazza. per quanto possa avere una sua suggestione democratica, è un fatto che considero solo puramente propagandistico. E poi non mi convince molto lo `spontaneismo` di questa manifestazione. Certamente non sarà attraverso le spallate di piazza e quelle giudiziarie che si può far cadere un governo. Naturalmente possiamo esprimere un giudizio sull`azione del governo e valutare che sono molte di più le ombre che le luci di questo primo anno di governo Berlusconi. Ma quello che sta intorno a questa ondata - chiamiamola con il suo nome - giustizialista non prospetta nulla di buono. Non vedo in questa manifestazione il carattere dell`alternativa di un`opposizione democratica".
Perché il Presidente della Fondazione Italinieuropei non è diventato ministro degli Esteri Ue?
"Nella prima scelta erano avvantaggiate Spagna ed Inghilterra. E` evidente che dentro la famiglia socialista D`Alema ha scontato l`elemento della differenza e l`elemento dell`ambiguità che ha sempre contraddistinto la presenza del Pds prima e poi del Pd. Paradossalmente D`Alema era considerato di più nella famiglia socialista quando era del Pds. Pesa il fatto che il vicepresidente dell`Internazionale socialista non sia considerato una punta di diamante dell`ala socialista in Europa per quelli che possiamo considerare dei ritardi e delle ambiguità. Che D`Alema ha finito per pagare. Devo dire che sul piano personale mi dispiace molto perché questa nomina avrebbe rappresentato per l`Italia un fatto positivo. Non sono tra quelli che si frega le mani per questa sconfitta".
Proseguirà la fuga dal Pd dopo Rutelli?
"C`è una netta presa di distanza da ciò che il Pd aveva voluto esprimere e oggi non esprime. Gli elettori in fuga dal Pd non vanno verso un`opzione più democratica, ma vanno verso l`estremismo e il giustizialismo. Non vedo nulla di buono in questo".
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