Interrogazione al guardasigilli dopo il rigetto dei domiciliari

Rita Bernardini, deputata radicale-Pd, componente della Commissione Giustizia, ha presentato un`interrogazione al Guardasigilli per avere chiarimenti in merito alle motivazioni con le quali il Tribunale dei Minori di Napoli ha deciso di respingere in sede di appello la richiesta degli arresti domiciliari per la rom 17enne accusata del tentato rapimento di un neonato. Per la deputata quelle motivazioni sono infatti sorprendenti. «Questa ordinanza rischia di alimentare, contrariamente a quanto previsto e stabilito dal nostro ordinamento giuridico, l`esistenza di due distinte giurisdizioni: una applicabile ai cittadini e l`altra, più restrittiva, valida solo per gli stranieri». Questa la ragione che ha spinto la deputata a presentare un`interrogazione al ministro della Giustizia per sapere se, «in seguito alla verifica del contenuto dell`ordinanza emessa dal Tribunale, non ravvisi la sussistenza di elementi tali da giustificare l`avvio di un procedimento disciplinare». La minorenne si trova rinchiusa da circa un anno e mezzo nel carcere minorile di Nisida in stato di custodia cautelare. L`avvocato Cristian Valle ha deciso di presentare, prima dell`estate, una documentata istanza volta a far ottenere alla sua assistita gli arresti domiciliari. Ma il tribunale dei minorenni l`ha rigettata con una motivazione a detta dell`avvocato sconcertante in quanto improntata ad un pregiudizio razziale. Nel provvedimento di rigetto, infatti, si legge che: "L`essere assolutamente integrata in schemi di vita rom, rende concreto il pericolo di recidiva".
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