Int. a E. Zamparutti - Italia, un dissesto permanente

Onorevole Zamparutti, quali sono le sue valutazioni sull'alluvione che ha colpito Genova ed altre città italiane?
"Quello che è accaduto era prevedibile. Tutte le forze politiche hanno delle responsabilità politiche enormi perché non hanno mai seguito, con serietà, programmi di prevenzione. Basta seguire la ricostruzione storica delle tragedie del nostro paese. Il Cnr ha preso in esame questi fatti documentando che, ogni anno, avvengono otto eventi fatali per il nostro territorio. Questa altissima frequenza di fatti gravi non avrebbe dovuto lasciare indifferenti gli amministratori locali e i governi. Il ministero dell'Ambiente ha ben documentato che l'89 per cento dei comuni italiani corre il rischio che si verifichi un evento franoso o alluvionale di una certa gravità.
Cosa pensa dell'ammissione di colpa del sindaco di Genova Marta Vincenzi? La prima cittadina del capoluogo ligure avrebbe dovuto dimettersi?
“Sono rimasta colpita dal fatto che, nel corso degli anni, non siano state fatte quelle opere per mettere in sicurezza il Bisagno, il corso d'acqua che ha provocato l'inondazione di una zona della città. Dopo l'esondazione del 1970 il governo aveva previsto un intervento prioritario per questo corso d'acqua, Ma i soldi pubblici sono stati sperperati. È giusto che il sindaco si senta responsabile dell'accaduto, I cittadini genovesi avevano segnalato i pericoli del Bisagno. Il Comune aveva dato rassicurazioni che tutto era a posto. Non era vero, Se mi fossi trovata di fronte ad una tragedia simile, mi sarei dimessa. In realtà dovrebbero dimettersi tutti al comune di Genova”.
"Il mio impegno è quello di seguire quello che accade su questo fronte. Abbiamo chiesto al governo di presentare un piano straordinario sul dissesto idrogeologico. Ma l'impegno preso dal ministero dell'Ambiente non si è trasformato in un atto concreto anche come impegno di spesa".
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