Articolo di Giacomo Semeraro pubblicato su Il Futurista, il 09/09/11
Il referendum anti-porcellum? Per Sofia Ventura, politologa e docente presso l'Università di Bologna, è «un chiaro segnale contro le spinte proporzionali che riemergono nonostante gli italiani abbiano indicato le via del maggioritario». E Fli - ragiona la professoressa - c'è la possibilità di giocare un ruolo non di secondo piano...
Il referendum è lo strumento adatto per modificare la legge elettorale, oppure si tratta di una materia da affrontare in Parlamento?
Il referendum è una presa d'atto dell'assenza di spinte propulsive e di responsabilità politiche, c'è la consapevolezza che da parte delle Camere non ci sarà mai una iniziativa. Il porcellum è figlio del Governo di centro destra, e sappiamo anche quale stato il ruolo di Casini, anche se si tende a dimenticarlo. Poi ha governato Prodi e non l'ha toccato: cosa ci possiamo aspettare? Il referendum è lo strumento per costringere il Parlamento ad agire, come è avvenuto nel '93. È pericoloso fare parallelismi, ma anche allora, come oggi, c'era un forte distacco tra la classe politica e i cittadini. Il referendum quindi è una presa d'atto ma indica la volontà di voler incidere, di non cedere all'apatia.
Quali effetti produrrà il mattarellum?
Reintroduce il collegio uninominale, la vera risposta al problema della ricerca dei rappresentanti. La soluzione non è nelle preferenze, le abbiamo abolite con la consapevolezza che fossero legate a un profondo malcostume. Nel caso del collegio uninominale i candidati sono scelti dai partiti ma il partito sa che la persona dovrà competere con altre per ottenere il successo: il leader non potrà mettere il parente, il portavoce, la velina. Se il candidato non è considerato presentabile dagli elettori, anche chi è legato a un partito ha la possibilità di selezionare un candidato diverso. Si crea un rapporto diretto, l'eletto è costretto a lavorare sul collegio. Essendo poi un sistema maggioritario per il 75% sostanzialmente mantiene il bipolarismo. L'abbiamo sperimentato. Una volta che il Parlamento si ritrova il mattarellum può correggerne gli elementi meno funzionali. Il ritorno al mattarellum sarebbe anche un chiaro segnale contro le spinte proporzionali che riemergono nonostante gli italiani abbiano indicato le via del maggioritario.
Le differenti posizioni emerse sul referendum possono essere il detonatore per Fli?
Non credo, però in questa fase Fli è incapace di farsi protagonista della politica italiana. Eppure anche i piccoli possono esserlo, i Radicali lo insegnano. Fini dovrebbe intervenire, dire l'ultima parola, e dovrebbe farlo presto perché il referendum rappresenta un momento politico importante. Anche se i telegiornali non ne parlano, grazie al web e alla rete territoriale c'è fermento, c'è la fila per firmare, le persone vogliono avvertono che la classe politica è inerte e imbelle, non riesce a produrre un'azione significativa. Vogliono intervenire.
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