Int. a E. Rossi - "Alla Leopolda ho visto la sinistra conservatrice"

«Chi ha detto che non c'era ideologia? La sinistra conservatrice, le pensioni che tolgono risorse ai giovani, più dinamismo economico, più mercato per avere più giustizia sociale: questo è il Blair del '99».
E perciò lei la stronca.
«La Caritas ha detto che i poveri in Italia sono 8.3 milioni, con un aumento del 7% rispetto al 2010 e soprattutto tra i giovani. Ecco il risultato del liberismo. Il Collegio pontificio della giustizia e della pace sostiene che è responsabilità di quel liberismo senza regole e controlli se le diseguaglianze sociali sono cresciute. Alla Leopolda si è riproposto quello che è all'origine della crisi, in un mondo profondamente cambiato. Sul banco degli imputati non può finire la sinistra ma i cedimenti che ha avuto verso quel liberismo».
Non negherà che alla Leopolda c'era del fermento.
Però oltre 500mila utenti hanno seguito la diretta streaming.
Eppure ne sono uscite 100 idee che dovrebbero diventare un programma.
«Ma si elude il nodo fondamentale di questo momento. Il Paese affonda: lo spread è al 4,59, gli interessi sui Btp al 6,20, non siamo così lontani dal default. Lì c'era un clima inconsapevole del dramma. I conti col berlusconismo vanno fatti fino in fondo e oggi può vincere chi riesce a indicare il modo più giusto per aggredire il debito pubblico ricreando prospettive di sviluppo e chiedendo sacrifici equamente distribuiti. Bisogna bonificare gli sprechi, introdurre una patrimoniale e tasse progressive se vogliamo tutelare i più deboli. E in questo contesto si può anche parlare di pensioni. Populismo e riformismo sono inconciliabili, e qui si vuol piacere a troppi».
Cosa l'ha convinta di meno del Big Bang?
«L'amnistia condizionata peri politici accusati di corruzione. Somiglia a un colpo di spugna per salvare i corrotti».
Ma qualcosa che l'ha convinta ci sarà pure?
«Si è parlato molto di precariato. Anche se non ho visto proposte adeguate».
Presidente, il Pd non ha niente da rimproverarsi?
«Il Pd deve avere una posizione più critica verso lo sviluppo che si è avuto in questi anni».
E non sarebbe utile una nuova classe dirigente?
«Sì, purché venga fuori dal dibattito politico: Renzi sta perdendo un'occasione».
Farà così per accattivarsi elettori. Secondo lei dove pesca?
«Tra i moderati di centrodestra. Invece bisogna saper parlare anche a sinistra e fare proposte per uscire dalla crisi che siano chiare a tutto il Paese».
Lei è favorevole alle primarie?
«Vanno fatte quanto prima, anche per i parlamentari. Devono essere aperte, magari in due turni. Ma il Pd deve avere il diritto di indicare un "suo" candidato. E chi lo sfida deve sapere che rischia di indebolire quella candidatura. Renzi abbia il coraggio di decidere se candidarsi o no».
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