Int. A R. Bindi - «Lontani da Grillo e Radicali vogliamo l'alleanza con l'Udc»

Prima di tutto Rosy Bindí, presidente del Pd, ci tiene a dire una cosa: «Attenti a non sottovalutare il fatto che nonostante i suoi fallimenti, la perdita di credibilità interna e internazionale, le divisioni nella maggioranza e così via, Berlusconi resiste. Vuol dire che c'è ancora un lavoro molto forte di opposizione da compiere».
Sta dicendo che il Cavaliere ha la forza di resistere fino al 2013?
«Anche io ritengo che le elezioni in primavera siano probabili, e continuo a pensare che ci siano ancora alcune settimane di tempo per dare vita a quel governo di responsabilità nazionale che inseguiamo da un anno. Però non darei nulla per scontato. Soprattutto non mi addormenterei, non mi rilasserei sulla convinzione che tanto Berlusconi è finito».
«Anche io ritengo che le elezioni in primavera siano probabili, e continuo a pensare che ci siano ancora alcune settimane di tempo per dare vita a quel governo di responsabilità nazionale che inseguiamo da un anno. Però non darei nulla per scontato. Soprattutto non mi addormenterei, non mi rilasserei sulla convinzione che tanto Berlusconi è finito».
E intanto il centrosinistra che fa? Si rimira nella fotografia di Vasto con Pd, Idv e Sel a braccetto?
«Guardi, a me le fotografie non piacciono».
«Guardi, a me le fotografie non piacciono».
Ah, ecco...
«Aspetti. Non mi piacciono neanche i fotomontaggi. Mi spiego. Quando pensiamo ad un governo formato da Bersani, Di Pietro e Vendola ne cogliamo tutto il limite; quando pensiamo ad un governo che vada da Vendola a Fini è difficile spiegarlo. La foto non basta, ma il fotomontaggio di Vasto più Lecce è una giustapposizione fuorviante. Dobbiamo ragionare in modo diverso, dobbiamo far capire alla classe dirigente qualcosa che magari i cittadini hanno già compreso, e cioè che o riusciamo a fare una gran de alleanza tra progressisti, riformisti e moderati o l'Italia non ce la fa».
«Aspetti. Non mi piacciono neanche i fotomontaggi. Mi spiego. Quando pensiamo ad un governo formato da Bersani, Di Pietro e Vendola ne cogliamo tutto il limite; quando pensiamo ad un governo che vada da Vendola a Fini è difficile spiegarlo. La foto non basta, ma il fotomontaggio di Vasto più Lecce è una giustapposizione fuorviante. Dobbiamo ragionare in modo diverso, dobbiamo far capire alla classe dirigente qualcosa che magari i cittadini hanno già compreso, e cioè che o riusciamo a fare una gran de alleanza tra progressisti, riformisti e moderati o l'Italia non ce la fa».
E come si fa a cancellare foto e fotomontaggi?
«Dando maggiore importanza alle scelte strategiche che dovrà compiere chi andrà al governo. Se ci mettiamo seriamente a riflettere sulle grandi questioni che devono costituire l'asse della ricostruzione, sia nella dimensione economico-sociale che in quella delle regole democratiche - in una parola crescita coniugata con l'equità - ce la possiamo fare».
«Dando maggiore importanza alle scelte strategiche che dovrà compiere chi andrà al governo. Se ci mettiamo seriamente a riflettere sulle grandi questioni che devono costituire l'asse della ricostruzione, sia nella dimensione economico-sociale che in quella delle regole democratiche - in una parola crescita coniugata con l'equità - ce la possiamo fare».
Tuttavia non è che dal punto di vista programmatico gli ostacoli siano indifferenti. Le faccio solo un esempio: la lettera della Bce...
«Se si supera la doppia pregiudiziale di chi è comunque a favore e chi comunque contro e si ragiona sul valore e sui limiti di quella lettera, sui suoi singoli capitoli: quelli che ci sono ma anche quelli che mancano come la patrimoniale, penso che la strada giusta si trova. Certo, con Grillo e i radicali anche per me diventa difficile...».
Insisto su Lecce. Il Terzo Polo continua a rivolgersi agli scontenti del centrodestra per dire: è la vostra ultima occasione di sganciarvi da Berlusconi. La convince?
«L'unica cosa che mi sento di chiedere è di finirla con questa storia per cui se il centrodestra fosse un campo praticabile loro sarebbero disposti a giocare la partita. Questo messaggio non aiuta. A Casini l'ho ripetuto più volte: magari con questa legge elettorale saremo costretti a vincere le elezioni da soli, ma comunque non governeremo senza di loro. Tanto vale essere onesti e dirlo da subito agli elettori. Con il 40 per cento nessuno è in grado da solo di fare le riforme di cui ha bisogno l'Italia. Il Terzo Polo deve fare chiarezza».
Precisamente come?
«Rassegnandosi all'idea che è illusorio pensare che Berlusconi sgombri il campo. E che se anche ci fosse un sussulto di dignità di alcuni esponenti del centrodestra, finché non c'è una operazione di bonifica susseguente ad una sconfitta elettorale, quella metà campo non è praticabile».
Qual è il suo vero pensiero sui mandati per i parlamentari?
«Condivido la regola sui tre mandati scritta nello Statuto che non a caso prevede delle deroghe e non per attuare favoritismi. Gli automatismi non sono salvifici. Peraltro suggerirei di non pensare solo al Parlamento. Io che ho una stima immensa dei governatori della Toscana e dell'Emilia Romagna invito a verificare da quanti mandati molti nostri amministratori sono stati presidenti di Regione, sindaci o assessori. Trattasi di periodi che superano sicuramente vent'anni».
«Condivido la regola sui tre mandati scritta nello Statuto che non a caso prevede delle deroghe e non per attuare favoritismi. Gli automatismi non sono salvifici. Peraltro suggerirei di non pensare solo al Parlamento. Io che ho una stima immensa dei governatori della Toscana e dell'Emilia Romagna invito a verificare da quanti mandati molti nostri amministratori sono stati presidenti di Regione, sindaci o assessori. Trattasi di periodi che superano sicuramente vent'anni».
© 2011 Il Messaggero. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU
Ti potrebbe interessare anche:
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Michele Capano
Salutiamo che per la prima volta un presidente del Consiglio parli di "referendum act", come ha fatto oggi Matteo Renzi: cioè di una proposta complessiva di riforma dell'istituto...
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Michele Capano
Solo superando le norme "medievali" che ostacolano la raccolta delle firme, la riforma costituzionale amplierà la partecipazione popolare come afferma il presidente...
"Di fronte a un flusso di migranti ormai costante da oltre due anni, le istituzioni e il territorio milanesi hanno deciso di intervenire tempestivamente per assicurare un'accoglienza dignitosa a migliaia di persone e garantire al tempo stesso una gestione ordinata all'intera città" così il...