Int. a P. Urso - "Noi finiani rispetteremo il programma. Ma su tutto il resto voteremo contro"

Dalla Rassegna stampa

Onorevole Urso, il presidente Schifani ha detto: «Se una maggioranza si divide non resta che ridare la parola agli elettori».
Il nostro intento è quello di mantenere il patto con gli elettori consacrato due anni fa. La nostra stella polare è il programma del PdL, che va applicato fino in fondo, per un governo di legislatura guidato da Silvio Berlusconi».

Ma voi avete appena minacciato di fare la scissione del gruppo in Parlamento.
«E una questione ben diversa. Qui non è in discussione la coesione della maggioranza. Fini in quanto cofondatore del PdL ha chiesto al premier di rafforzare, non certo di indebolire il ruolo del Pdl, per esempio riequilibrando il rapporto con la Lega e rispettando i contenuti del programma. Ora aspettiamo la sua risposta, che ci auguriamo sia positiva».

Se così non fosse?
«Se la risposta fosse negativa, potremmo arrivare a creare un gruppo autonomo».

Di fatto passereste all’opposizione.
«No, perché questo nuovo gruppo si ri conoscerebbe pienamente nella maggioranza condividendo il patto sottoscritto con gli elettori. Anzi, con l’obiettivo di realizzarlo. Un’eventuale scelta di questo tipo non metterebbe assolutamente in discussione il patto con gli elettori, né la coesione della maggioranza».

Siete pronti a votare contro il Pdl o no?
«Assolutamente no».

E allora che vi scindete a fare?
«Il nostro impegno è il programma fondativo del PdL, e ogni nostro comportamento sarà rispettoso di quell’impegno e delle riforme in sintonia con esso. Abbiamo il diritto e il dovere pretendere che il patto con gli elettori venga rispettato».

Per esempio, in quale caso votereste contro?
«Certamente, se proponessero di dividere l’Italia, questo non è nel programma, quindi non lo voteremmo. Ma non saremmo noi a uscire dal solco».

Tradotto, non voterete i provvedimenti che stanno a cuore alla Lega.
«Il problema non è la Lega, ma il Pdl. Chi ha fondato il Pdl deve fare il Pdl rispettando la natura del partito, la sua storia, la sua vocazione, il suo programma. Cioè deve fare il partito guida della coalizione, anche rispetto alla Lega».

Siete pronti ad assumervi tutte le conseguenze di questa rottura, comprese le elezioni anticipate?
«Rispettiamo l’opinione di Schifani, ma qui non si rompe alcuna maggioranza. Noi abbiamo chiesto una risposta politica al cofondatore del Pdl e sull’organizzazione del partito. Se questa non arriverà, se altri non rispetteranno l’impegno con gli elettori, saranno loro a doversi assumere le responsabilità di una rottura.»

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