Int. a E. Montino - Montino: votare dopo impossibile tecnicamente. La colpa è tutta loro

«Rinviare le elezioni? Non è possibile tecnicamente, perché si aprirebbe la strada a una lunga serie di contenziosi e ricorsi. E soprattutto perché sarebbe l'ennesima forzatura in una vicenda resa già molto complicata da chi ha tentato di piegare le regole ai propri interessi. Del resto non c'è nemmeno quel vulnus democratico che potrebbe forse giustificare una forzatura: Renata Polverini è ammessa, chi vuole votarla può farlo lo stesso scegliendo la sua lista civica, Storace, l'Udc o una delle altre liste che la sostengono...»: Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, che ha assunto la reggenza dopo le dimissioni di Piero Marrazzo, è l'uomo che secondo quanto dichiarato al Corriere da Valerio Onida, costituzionalista e presidente emerito della Consulta, avrebbe il potere di rinviare le elezioni, aspettando la decisione del Consiglio di Stato. Ma Esterino Montino, ex senatore del Pd, la pensa diversamente.
Niente rinvio, dunque?
«Sono previsti diversi gradi di giudizio. Lasciamo che siano i giudici a decidere, come previsto dalla legge. Noi accetteremo serenamente la decisione finale, ci auguriamo che il Pdl faccia lo stesso».
Marco Pannella sarebbe favorevole al rinvio...
«Ho parlato con Emma, vuole andare avanti. E poi, lo ripeto, non è più possibile il rinvio. Ed è anche controversa la competenza della Regione sul rinvio».
Il centrodestra però continua a chiedere che le Regionali nel Lazio non siano elezioni dimezzate...
«La colpa è solo ed esclusivamente del Pdl, che non ha rispettato le regole e con prepotenza e arroganza ha cercato di stravolgere il diritto. Ma se anziché il Pdl fosse stata esclusa una lista minore si sarebbero battuti così?».
Però il primo partito della città rischia di non esserci alle Regionali. Ci sarà un vuoto di rappresentanza?
«Nessun vuoto di rappresentanza. La candidata presidente del Pdl, Renata Polverini, ci sarà, sostenuta da diverse liste di centrodestra. Chi vorra, potrà votarla lo stesso. Non ci sarà invece un partito, cioè il Pdl, che non ha presentato le liste nei termini prescritti dalla legge e poi, senza assumersi la responsabilità del pasticcio combinato, pretendeva di presentare lo stesso le liste».
Senza il Pdl sarà più facile la competizione elettorale per il centrosinistra?
«Diciamo che la situazione è migliorata per il centrosinistra ma non tanto perché non ci sarà il Pdl, quanto perché con tutto quello che hanno fatto, hanno scoraggiato molti loro elettori. Il centrodestra ha mostrato il peggio di sé in questa vicenda: incapacità, sciatteria, arroganza, prepotenza, mancanza di rispetto per gli avversari, per gli elettori e per il sistema di regole. Hanno fatto errori su errori. Hanno provato a scaricare le responsabilità dei loro stessi errori sugli avversari. Ma la gente ha capito. E i sondaggi testimoniano come gli elettori stiano prendendo le distanze da chi si comporta così».
E la campagna elettorale come cambierà adesso?
«Dopo tante polemiche, speriamo di riuscire a spostarla sui contenuti. Per questo spero che il centrodestra abbassi i toni. E, se posso dirlo, c'è stata una cosa che mi è dispiaciuta in
maniera particolare: vedere il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, schierato in campo in questa maniera. Rappresenta un'istituzione, rappresenta la città, rappresenta tutti i cittadini, non solo gli elettori del Pdl: avrebbe fatto meglio a non prendere certe posizioni».
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