Int. a Marco Cappato - "Le elezioni vanno rinviate. Noi abbiamo solo ristabilito la verità"

«Quello che mi dispiace è che il presidente Formigoni aveva annunciato di volersi battere per la legalità. Invece l'unica iniziativa concreta la prende contro chi ha avuto il merito di contribuire a ristabilire la verità in questa campagna elettorale».
Marco Cappato era il candidato lombardo dei Radicali: la sua lista non ha raggiunto il minimo di firme necessarie, «ma in queste condizioni era impossibile raccoglierle legalmente».
Il governatore Formigoni dice che c'è «una manovra contro il centrodestra». Minaccia esposti
anche contro di voi.
«Molto semplicemente, nel poco tempo disponibile e dopo aver chiesto all'ufficio elettorale
l'accesso agli atti, in quattro persone, quattro Radicali, abbiamo controllato le firme non solo del listino Pdl, ma anche del Pd e dell'Udc, scoprendo che i controlli non erano stati accurati, che tanti moduli di firme - non solo di Formigoni- presentavano irregolarità. L'ufficio elettorale non
ha potuto che prenderne atto».
Formigoni ipotizza che possiate aver manomesso gli atti.
«Ricordo al presidente che nessuna delle loro firme - tra quelle contestate da noi- è stata invalidata per assenza di documentazione, ma per irregolarità che non avremmo potuto in alcun modo realizzare a posteriori. Se manca un timbro, o una data, o un luogo, come potremmo
averne responsabilità? Del resto ci siamo rivolti inutilmente al ministero dell'Interno o a quello della Giustizia perché sapevamo che le procedure impedivano materialmente di rispettare la legge. E noi che ci abbiamo provato siamo stati esclusi».
Su queste irregolarità avete presentato denuncia in procura.
«Ecco, Formigoni risponda sulle contestazioni contenute nel nostro esposto, che sono sostanziali: visto che tutti sostengono che il listino è stato chiuso tra mercoledì 24 e giovedì 25, come è possibile chetralefirme raccolte ce ne siano molte con una data precedente? Lancia accuse gravi contro di noi, ma a questo non risponde, nonostante dica di voler contribuire all'accertamento
della verità. Ed è proprio dal versante penale che aspettiamo risposte importanti: tanto
che abbiamo anche chiesto una perizia calligrafica sulle firme».
Per Lazio e Lombardia si guarda alla soluzione politica di un decreto legge. Ipotesi accettabile?
«Sarebbe una violazione della democrazia, fatta al servizio dei poteri forti. Come noi Radicali ripetiamo: l'unica soluzione democratica e legale - vista la violazione di ogni regola in questi ultimi due mesi - è l'annullamento delle elezioni in tutte le Regioni. Il presidente Napoletano non può e non deve intervenire con un atto che sarebbe solo un favore ai potenti. E poi, rispondo anche a chi ci accusa da Roma: visto che fate tanta demagogia, provate a mettervi nei panni di un immigrato che va a chiedere il permesso di soggiorno. Se arriva a sportello chiuso, o se gli manca un timbro, certo non fanno una legge speciale per lui».
© 2010 La Repubblica. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments