Int. a M. Taradash - «Strumento utile, ma le vere caste lo aggirano facendo pressioni»

Il referendum è ancora necessario anche se negli ultimi anni ha collezionato fallimenti a ripetizione. Purtroppo è uno strumento che riesce a sfondare solo con proposte particolarmente demagogiche, tipo quella relativa all'acqua pubblica.
Mettiamola così: senza la proposta di referendum oggi non staremmo a discutere della legge elettorale, che va cambiata assolutamente.
Ma c'è un modo per evitare che il responso delle urne venga tradito in Parlamento?
Diciamo che non dovrebbe accadere, ma in Italia il Parlamento è sovrano. Ovviamente annullare la decisione degli elettori comporta una assunzione forte di responsabilità. Quella che dovrebbero fare, per esempio, quegli enti locali che hanno sbandierato la battaglia sull'acqua e oggi già stanno tradendo il risultato di quel referendum...
E guai a toccare le vere caste: pensiamo alla responsabilità civile dei giudici...
All'epoca ci furono forti pressioni sulle forze politiche che entrarono in contraddizione con la sovranità popolare. Si giunse così alla legge Vassalli, che stabiliva esattamente il contrario di quanto votato dagli elettori...
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