Int. a M. Staderini - "Stravolto il regolamento Beltrandi. Tribune affossate e Tg propaganda"

Dalla Rassegna stampa

Mario Stader9ni, segretario dei Radicali, ha le idee ben chiare su cosa sta accadendo in Rai.
"Molto semplice. I vertici della Rai, dopo aver stravolto il Regolamento "Beltrandi", hanno di fatto cancellato la campagna elettorale. Hanno dapprima fatto una scelta editoriale, del tutto immotivata, di sospendere tout court i talk show anziché potenziarli con le regole di par conditio introdotte dal Regolamento della Commissione parlamentare di vigilanza. Poi è arrivata la sostanziale cancellazione dai palinsesti proprio di quelle tribune elettorali che avrebbero dovuto nelle ultime 4 settimane essere trasmesse all’interno dei talk show o eventualmente al loro posto. Infatti, dopo aver perso senza motivo le prime due settimane, le Tribune sono state collocate in orari di basso ascolto

Cosa emerge?
"II risultato è che ciascuna forza politica, complessivamente, potrà raggiungere sulle reti televisive Rai 2,5 milioni di telespettatori tra Tribune e Conferenze stampa, oltre ad un massimo di un milione circa di spettatori attraverso i messaggi autogestiti di tre minuti. Nel frattempo, i telegiornali ridotti a mero strumento di propaganda permetteranno ai soliti noti di raggiungere decine di milioni di spettatori ogni giorno. Vogliamo dirci che la democrazia è stata affossata? Allora diciamolo!"

Ma perché si avrebbe paura di Tribune elettorali in orario di massimo ascolto?
"La verità è che le Tribune elettorali in orari di massi mo ascolto, con regole uguali per tutti e senza il potere dei conduttori di orientare gli spettatori, fanno molta più paura dei vari Ballarò, Porta a Porta, Annozero. Non si possono permettere che gli italiani siano liberi di conoscere. In occasione delle elezioni europee, una ricerca dei Censis ha dimostrato che il 70% degli italiani si forma la sua opinione di voto soprattutto attraverso la televisione".

Questo vorrebbe dire che in base alle ore "assegnate" a ciascun partito si crea una canalizzazione del consenso che si traduce, grosso modo, in percentuale di voto?
"È esattamente così. Se prendiamo questi dati, ripeto prodotti dal Censis, vedremo che la percentuale di ore si tramuta in percentuale dei partiti. E quindi è la Rai la terza Camera. In queste condizioni di mancanza di conoscenza, definire "libero" il voto degli italiani e "democratiche" le prossime elezioni regionali farebbe sorridere persino la coppia Putin-Gheddafi".

Cosa chiedono i Radicali?
"La nostra proposta, opposta a quella di Berlusconi e di Bersani, era dare la priorità al fatto che i cittadini hanno diritto a 4 settimane di campagna elettorale e per fare questo, occorreva uno slittamento del voto in tutta Italia e la sanatoria per quelle liste a cui uno Stato letteralmente fuorilegge ha impedito di essere presenti alle elezioni. Era la soluzione più radicale ma anche più ragionevole; proprio per questo è stata nascosta, per disinnescarla. Su Corriere.it apparve un sondaggio, dove il 37% era d’accordo con la proposta di rinvio di Pannella".

Cosa accadrà in questi ultimi giorni di campagna elettorale?

"Berlusconi si appresta acondizionare con i telegiornali gli ultimi giorni di campagna elettorale, come gia fece in occasione della elezione in Sardegna dello sconosciuto Cappellacci. Già lo vediamo tirare fuori nuove e fantasmagoriche promesse, dall’impresa in un giorno alle visite mediche in una settimana. Dopo 15 anni di ripetizione degli stessi trucchi, però, anche i migliori prestigiatori segnano il passo".

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