Int. a M. Staderini - «Lumbàrd e Idv sono illiberali»

Mario Staderini è il segretario di Radicali italiani. Che impressione le ha fatto la protesta leghista?
«Una manifestazione terribilmente illiberale. Non solo i leghisti, ma anche i dipietristi, stanno mostrando di utilizzare le istituzioni per fini demagogici e per interessi di bottega. E non per contribuire a risolvere un problema terribile, come è quello delle carceri».
È sorpreso da questi atteggiamenti?
«Ci aspettavamo questa unità illiberale fra lumbàrd e italovaloriali. Da una parte la Lega Nord Tanzania; e dall'altra parte - anzi dalla stessa parte - l'Italia dei Valori autoritari».
Dove vogliono arrivare?
«L'Idv ha certificato che vuole la tortura come sistema di detenzione, ma non ha coraggio di dirlo agli italiani. Di -Pietro parla di amnistia mascherata, quando in realtà questo decreto è un mero palliativo».
E la Lega?
«Non sanno neanche loro quello che vogliono. Devono solo rifarsi un'immagine, anche perché il ministro di questa giustizia che è al collasso è stato per cinque anni il loro Castelli. Giocano allo sfascio, per qualche punto in più nei sondaggi».
E voi perché oggi vi astenete nel voto di fiducia?
«Perché questo decreto non affronta il problema strutturale. Si prevede che passeranno agli arresti domiciliari 3.300 detenuti, mentre il sovraffollamento è di 22.000. Ma la questione centrale sono gli 11 milioni di procedimenti pendenti in Italia. Se non vengono drasticamente tagliati, non si potrà mai rimettere in moto il sistema giudiziario».
Il governo però ha da subito promesso di agire.
«I radicali riconoscono che il ministro Severino sta mostrando un'attenzione e una competenza che finora erano mancate rispetto alla violazione dei diritti umani sistematicamente condotta nel nostro sistema giudiziario e carcerario. L'Italia ha il record di condanne da parte della Corte europea, perché da anni il nostro Stato si comporta nei confronti dei cittadini come un delinquente professionale».
Come ne usciremo?
«Con l'amnistia. Per la quale oggi sembrano mancare le condizioni politiche, ma sono sicuro che si creeranno».
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