Int. a M. Di Carlo - «Via indennità e carica a chi non fa convocazioni»

Dalla Rassegna stampa

«Se i presidenti di commissione in Consiglio, che hanno il potere di convocare le riunioni, non le convocano, allora credo sia giusto che perdano l’indennità e soprattutto perdano la carica. E anche io sono disposto, da vicepresidente della commissione Lavori pubblici e politiche della casa, a rinunciare all’indennità. Purtroppo siamo pagati da generali». Mario Di Carlo (Pd) prende posizione sulla situazione nell’assemblea della Pisana.
Il suo collega Giuseppe Rossodivita (Radicali) si è dimesso dalla commissione Affari costituzionali in segno di protesta. Che ne pensa?
«C’è scoramento: molti nuovi consiglieri non si sono resi conto che una cosa è la Giunta Polverini e un’altra il Consiglio. Tanti consiglieri non hanno l’autonomia politica per portare comunque avanti le proposte di legge».
Perché non vengono presentate proposte di legge alla Pisana?
«Di proposte ce ne sarebbero tante da riempire di lavoro le commissioni e il Consiglio per qualche decina di anni, ma restano bloccate nei cassetti».
E in questo caso che fa l’opposizione?
«Siamo costretti a raccomandarci con qualche assessore comprensivo chiedendogli di presentare una proposta di legge che contenga anche qualche nostra idea».
La commissione Lavori pubblici e politiche della casa, presieduta da Romolo Del Balzo (Pdl), coinvolto in una inchiesta sui rifiuti per una truffa nel Comune di Minturno, avrebbe molto lavoro da fare, soprattutto sul Piano casa, ma tutti i suoi membri, sia di centrodestra che di centrosinistra, si sono dimessi, tranne Del Balzo. Perché?
 «Dopo il coinvolgimento di Del Balzo nell’inchiesta, speravamo di fare decadere tutta la commissione per nominare nuovi vertici. Purtroppo ci siamo sbagliati: in questo caso non decade il presidente, si sostituisce solo chi si dimette perché sono incarichi elettivi. Come per Fini: non è un incarico revocabile. E Del Balzo mi ha detto che non ha alcuna intenzione di dimettersi».
 
Ci sono state molte polemiche nei mesi passati dopo le nomine di alcuni presidenti di commissioni alla Pisana.
«È vero, ma io non mi sarei mai candidato, né avrei accettato la nomina a presidente della "commissione del capello"...».
(Mario Di Carlo è calvo).

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