Int. a M. Bordin - «Tutto nasce negli anni '90»

L antiparlamentarismo? Nasce a destra e finisce a sinistra. A inquadrare la parabola un po' avvilente che parte da D'Annunzio e arriva a Travaglio è Massimo Bordin, storica voce di Radio Radicale. «La critica al parlamentarismo, fin dai primi anni dell'Italia unita, fu tipico della destra. La novità degli anni '80 e '90 è che questa idea si è trapiantata a sinistra. A volte per mezzo di personaggi che fanno da ponte: sia Travaglio che Di Pietro, ad esempio, nascono a destra e finiscono a sinistra». Fra i progressisti, spiega il giornalista, «l'antiparlamentarismo è sempre stato minoritario. E comunque, se c'era, non puntava a denunciare gli sprechi e i privilegi ma aveva in mente la democrazia diretta». Il tornante decisivo, per Bordin, è Tangentopoli: «Il discredito del Parlamento nasce con la seconda repubblica e con la coda della prima. In particolar modo con la sovrapposizione fra Parlamento e partiti. Su questo i Radicali hanno fatto molte battaglie. L'aura del Parlamento si è andata via via perdendo, soprattutto da quando i partiti hanno smesso di avere radicamento territoriale. Il che ha portato a questa deriva populista e giustizialista».
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