Int. a M. Bordin - "Fidarsi del Pd? Non so. Il Capo spiazzerà tutti"

Dalla Rassegna stampa

Massimo Bordin, tu sei il direttore di Radio Radicale: davvero il partito sta pensando di ritirare dalla competizione elettorale Emma Bonino, candidata presidente della Regione Lazio?
«Posso usare una metafora?».

Certo.
«I radicali sono convinti, a ragione, di essere seduti a un tavolo dove qualcuno bara. Allora, il dubbio è: restiamo seduti, o ci alziamo e andiamo via?».

Mi sa che qualcuno è tentato di alzarsi.
«Mi sa anche a me. Una decisione del genere, forte, coerente, è nelle corde dei radicali. Però c'è anche una seconda opzione».

Restare.
«Restare e, quindi, scommettere nel rapporto con il Pd, che aveva scelto Emma».

Secondo te?
«Secondo me, niente».

Dai, Bordin.
«Zero, da me non avrai altra mezza indicazione».

Bordin...
«Senti, la seconda opzione è rischiosa. Anche se su Bersani, il giudizio di Pannella ed Emma è più che positivo, è chiaro che il rapporto con il Pd non è stato mai troppo semplice».

Insomma, stanno pensando di alzarsi.
«Diciamo che sono molto tentati, e che ci penseranno fino all'ultimo minuto dell'assemblea nazionale. Anche se poi...».

Prosegui.
«Beh, non dimenticherei che Pannella, comunque, era e resta il mago della soluzione alternativa».

Il grande capo ha in mente una mossa a sorpresa, eh?
«Sì: non escluderei che stia pensando a una soluzione spiazzante e clamorosa».

(Bordin stava per entrare in studio e iniziare la tradizionale diretta della domenica pomeriggio con Marco Pannella. Bordin è l'unico che riesce a tener testa, per oltre due ore, al vecchio leone).

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