Int. a M. Beltrandi - Quei marziani a viale Mazzini

Dalla Rassegna stampa

Meglio un Presidente della Rai e un Cda eletto dai poteri forti che dalla partitocrazia. Lo ha detto alla "Voce Repubblicana" il deputato radicale del Partito democratico Marco Beltrandi.
 
Onorevole Beltrandi, la nomina di Anna Maria Tarantola alla Presidenza della Rai ha sorpreso il mondo politico. La Vigilanza Rai dovrà ratificare questa nomina e proporre un nuovo consiglio di amministrazione. Cosa accadrà?
"Quando ho avuto notizie delle nomine di questo governo, ho detto subito che si tratta di una scelta che condivido. Nel senso che ci siamo trovati di fronte ad una scelta di altissimo profilo e di livello. Si tratta di persone fuori dalla Rai e dalla partitocrazia. Questo è un fatto fondamentale. So perfettamente che c'è stata una forzatura sul direttore generale della Rai Lorenza Lei. Credo che la Lei avrebbe meritato di essere confermata alla Direzione generale della Rai e di continuare un'opera che ha lasciato a metà. Però è anche vero che l'azienda ha dei grossi problemi e che non può essere gestita solo con i tagli al bilancio. E' anche vero che si è creato, per le scelte volute dal Partito democratico, un blocco per le nomine. Il governo ha evitato di andare in prorogatio per un altro anno con questo Cda. Questa manovra non potrà funzionare se la Vigilanza non eleggerà i sette membri del Comitato di redazione".
 
È convinto che si arriverà ad un blocco della situazione?
"Sul 'Corriere della Sera' di domenica scorsa ho letto un articolo firmato da Paolo Conti, che chiede di poter visionare le candidature pubbliche prima della scelta dei membri del Cda. La procedura deve essere completata. Ho scritto alla Presidenza per chiedere di visionare le candidature del Cda Rai. Ecco perché si rischia di mandare all'aria le nuove nomine con il blocco che è stato messo in atto".
 
Il compito della Tarantola sarà semplice se consideriamo che questa azienda è allergica alle cure draconiane?
"Secondo me la Rai è una delle aziende più difficili che esistono al mondo. È positivo che sia arrivata in Rai una personalità estranea ai suoi giochi politici. Se si fosse prevista una competenza interna accanto alla Tarantola, non sarebbe però stato male. Servirà una svolta per salvare tutto. La Rai di questi ultimi mesi era incancrenita dai veti da parte dei maggiori partiti".
 
L'inchiesta della magistratura sui titoli spazzatura può incidere sulla valutazione nei confronti della Tarantola?
"No. Non possiamo stare dietro queste cose. Se ogni volta che un magistrato apre un fascicolo su qualcuno dobbiamo porre un veto, nessuno potrebbe ricoprire incarichi pubblici. Non si può bloccare l'attività di nessuno in attesa del giudizio della magistratura, che è comunque lunghissimo. Credo che non sia giusto congelare le carriere di qualcuno per questo".

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