Int. a F. Morri - "Rai, il Pdl ha gettato la maschera"

Dalla Rassegna stampa

Nessuna marcia indietro in commicsione di Vigilanza sul regolamento sulla par condicio: è l'orientamento emerso nel corso dell'audizione del direttore generale Rai Mauro Masi.
Questi, su mandato dei consiglio di amministrazione, chiedeva una nuova determinazione sulle norme relative ai talk show, ma la maggioranza della bicamerale ha confermato l'attuale formulazione. «C'è il regolamento e va applicato, non riteniamo che la Commissione debba esprimersi ulteriormente» ha commentato Mario Landolfi a nome del Pdl.

Onorevole Morri, la commissione di Vigilanza ha confermato le decisioni già assunte, cosa ne pensa?
Che è stato svelato l'inganno. il centro destra ha fatto mancare il numero legale e quindi non è stato possibile porre in votazione la mia mozione che invitava la Rai a riaprire le trasmissioni.

Ma quella disposizione non fu proposta da un parlamentare dei centrosinistra, il radicale-Pd Marco Beltrandi?
II radicale Beltrandi pensa di essere stato protagonista di quella vicenda, invece ne è stato un triste comprimario. Il grave è che non se ne accorga.

Beltrandi dice anche che per anni, prima di questa riforma il regolamento sulla Par condicio era illegittimo...
Si sbaglia. La ragione vera è che Beltrandi ha da anni una vertenza con Floris, Santoro e Vespa perché non invitano Pannella. C'è però una sentenza della Corte Costituzionale che conferma la validità della par condicio proprio perché distingue tra trasmissioni di approfondimento e tribune elettorali. Figuriamoci se un regolamento può votare una sentenza. della Consulta! La verità è che quel regolamento è truffaldino e illegittimo checché ne dica Beltrandi e ciò significa che ha sbagliato anche il CdA Rai. Ma alla fine il motivo è semplice: avevano calcolato tutto, come ha confermato la mancanza dei numero legale cui abbiamo assistito a palazzo San Macuto (sede della commissione di vigilanza sulla Rai, ndr). Avevano deciso di spegnere Santoro e Floris e si sono attenuti al programma predefinito.

Venendo all'altro argomento di attualità, lei giudica legittima l'inchiesta di Trani?
Non sono un magistrato e non mi occupo di questi argomenti. Sono un politico e ho seguito le cose leggendo i giornali. Posso solo dire che non è facile individuare da quello che ho letto una chiara ipotesi di reato e che dunque ritengo che, con questa inchiesta, si sia fatto l'ennesimo regalo a Berlusconi. Detto questo, non è che mi piaccia un Paese nel quale il Capo del governo chiama il membro dell'Agcom per impedire la messa in onda di una trasmissione televisiva...

Ma lei pensa che gli esponenti dei centrosinistra non abbiano mai chiamato esponenti di autorità?
Non lo so... penso di no... io sicuramente non l'ho mai fatto. Ho parlato ad esempio con il presidente dell'Agcom Calabrò in occasione delle sue audizioni presso la commissione. Quello che ha fatto Berlusconi non lo considero lecito dal punto di vista politico, così come critico il direttore del Tgl che, appena uscito dalla procura di Trani dove è stato sentito come teste, ha sentito il bisogno di chiamare il premier per informarlo di quanto è accaduto. Che mondo è questo?!

Le colpe sono solo di Berlusconi e Minzolini oppure vede gravi intromissioni anche da parte di altre persone coinvolte nell'inchiesta?
Il centrodestra ha sempre lavorato per cacciare Santoro. Quando c'è riuscito il magistrato l'ha poi reintegrarlo al suo posto. Detto questo però non è che a me Santoro piaccia eh, sia chiaro.
Come non le piace Santoro? No, non mi piace.- Non mi piace la sua piega giustizialista e tantomeno il modo con cui ha trasformato in leader politicoun magistrato che è pure stato sanzionato dal Csm come De Magistris. È Santoro che ha creato il fenomeno politico De Magistris. Non è però un motivo sufficiente per far chiudere AnnoZero.
 

© 2010 Il Clandestino. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK