Int. a E. Bonino – Schiaffo bipartisan di Emma: «Il sistema dei partiti è ormai putrefatto»

Dalla Rassegna stampa

 

Emma Bonino, vicepresidente del Senato e segretaria del partito radicale, è, con Marco Pannella, il volto storico del radicalismo liberale italiano.
Presidente, convulsioni della la maggioranza?
«Come lei sa, la scuola radicale ritiene che l'attuale degrado istituzionale sia dovuto a una mancanza di legalità costituzionale, non solo attribuibile al "nemico" Berlusconi. Lui ha, senza dubbio, accelerato la corsa, che è però iniziata molto tempo prima».
 
Quali rimedi, una riforma elettorale condivisa, ammesso che si trovi un'intesa?
Guardi, il ruolo dei partiti è descritto in un articolo della Costituzione che non è mai stato applicato. La costituzione è stata tradita quasi subito dopo la sua stesura: noi radicali lo denunciamo da tempo, da ulrtimo con il poderoso lavoro “La Peste Italiana”, vale a dire lo snaturamento, nel corso del sessantennio, del nostro sistema democratico che oggi ha raggiunto uno stato di putrefazione tale che è velleitario pensare di risolvere attraverso il lavacro delle elezioni proprio perché non risparmia nessuno».
 
Intende, maggioranza e opposizione?
«Vorrei ricordare che nel'93, dopo che avevamo stravinto i referendum sul collegio uninominale, i partiti s'inventarono il Mattarellum. Poi, non contenti, arrivarono al Porcellum. Ora pare che la soluzione di tutti i mali che attraversano questa partitocrazia si possa risolvere tornando al Mattarellum. È una catastrofe. Il rischio? Che si finisca come il Belgio».
 
Lei crede che il Paese sia all'ultimo miglio?
«Siamo ormai al bricolage istituzionale. Ma non siamo all'ultima puntata. È vero che l'apparato facilita il dispiegarsi della partitocrazia. I regolamenti delle Camere, per esempio, consentono la formazione di gruppi di 20, che prescindono dal voto degli elettori. Nel sistema anglosassone (che io prediligo) non è possibile essere eletti in una lista e poi decidere di andarsene per formare un gruppo autonomo. Ma le sembra che una maggioranza come quella di centrodestra, con larghi margini, non sia riuscita a fare una delle riforme annunciate?»
 
Il ricorso anticipato alle urne è quindi inutile secondo lei?
«Naturalmente. Non è più il momento di pecette. E poi se la controriforma dovesse essere il ritorno al Matterellum? Ma, per favore! D'altra parte, la confusione è ovunque. Prendiamo il finanziamento pubblico dei partiti. Era stato abolito con un referendum. È stato reintrodotto, si chiama rimborso elettorale e vale per tutta la legislatura anche se questa viene interrotta prima. Un incentivo ad andare al voto anticipato, mi sembra chiaro»
 
Presidente Bonino, come vede il conflitto tra Francia e Unione Europea sui Rom?
«Per fortuna ci sono direttive europee che vietano la discriminazione, per qualsiasi motivo, di gruppi etnici. L'Europa è una comunità basata sullo Stato di diritto su base individuale».
 
Silvio Berlusconi si è dichiarato d'accordo con Sarkozy.
«Il presidente francese ha fatto un intervento sbagliato. Il problema non riguarda solo i Rum. Oggi tocca a loro, domani a un altro gruppo etnico. Ma questo, lo ripeto, non è permesso dalle direttive europee. Tu Stato puoi espellere un individuo, ma non puoi prendere in esame un gruppo o un'etnia. Non c'è discussione».

 

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