Int. a E. Bonino - "Ma i giovani hanno commesso troppi sbagli"

Dalla Rassegna stampa

Emma Bonino è vicepresidente del Senato ma ha vissuto al Cairo dove ha imparato l'arabo, e segue con attenzione le vicende egiziane. Dal suo punto di vista hanno commesso tutti molti errori in questa primavera in riva al Nilo finita da tempo in un violento autunno di sangue.
In piazza non ci sono più soltanto i giovani ma anche salafiti e Fratelli Musulmani. È una protesta molto estesa: come controllarla?
«Non sono in grado di dire molto su queste nuove presenze in piazza, bisognerebbe esserci per parlarne con certezza. Tutto però è molto confuso e complicato. In base alle informazioni che ricevo in piazza ci sono molte persone che hanno subito vittime nelle precedenti manifestazioni e che ritengono di essere stati ignorati. Ci sono i giovani che si sentono rimossi da parte della giunta militare. E ci sono tanti gruppi, tutti divisi fra loro. È una piazza piena di persone ma nessuno riconosce gli altri».
E dall'altra parte c'è l'esercito.
«Un esercito che sa usare soltanto la violenza. Non si spara' sulla gente né a New York né al Cairo. Un esercito che spara sulla folla è inaccettabile».
 
Ma è la realtà. Come si è arrivati ad una situazione in cui si sono avute oltre 40 vittime in tre giorni?
«Attraverso una serie di errori. Hanno sbagliato i giovani. In tanti fra i dissidenti lì avevano avvertiti: dopo la protesta e la vittoria sul vecchio regime ci si doveva comportare in modo diverso, cercando di entrare nel processo politico. Hanno scelto invece di essere dei ribelli permanenti, probabilmente per ingenuità».
 
Altri errori?
«Ne ha commessi tantissimi anche il governo provvisorio. Han- no rifiutato il primo prestito del Fondo Monetario Internazionale. Non hanno avuto quindi le risorse necessarie per rimettere in piedi l'economia. Ma hanno commesso molti errori anche in materia di giustizia. Questo non ha fatto che aumentare la rabbia di chi era già sceso in piazza».
 
Fra i candidati alle prossime elezioni c'è una donna, Bothaina Kamel. È anche lei in piazza, l'hanno arrestata. È una figura marginale o può aver e un ruolo nel prossimo futuro?
«La sua è una piattaforma nazionalista. Parla sempre soltanto di Egitto, non ho mai sentito altro da lei. Di sicuro, però, è importante che ci sia».
 
Questa primavera egiziana ha suscitato soprattutto molta delusione. Anche lei è delusa?
«Non ho mai pensato che sarebbe stato possibile un miracolo. Ero consapevole che sarebbe stato molto difficile. A questo punto non posso che augurarmi che si tengano le elezioni dei 28. Soltanto se si terranno le elezioni si potrà raggiungere un primo passo istituzionale».
 
Altrimenti?
«Si darebbe la possibilità di prendere il potere a forze che non hanno nulla, a che vedere con la democrazia».

© 2011 La Stampa. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani: Quello che ora più conta è la vita dei cubani. Costretti da decenni di dittatura dentro un recinto che impediva al progresso di entrare e loro di uscire, evitando tutti i rischi e le opportunità. In questa transizione difficilissima...
Dichiarazione di Valerio Federico, Tesoriere di Radicali Italiani: "Gli stati nazione hanno fallito nel governo dei grandi fenomeni in corso quali l’immigrazione, le crisi economico-finanziarie, i cambiamenti climatici e il terrorismo internazionale. Il regionalismo italiano ha prodotto spesa...
Sabato 8 ottobre a Roma alle ore 16 ci ritroveremo in Piazza Mazzini e marceremo fino a Castel S. Angelo per un società aperta e per lo Stato di Diritto, con Emma Bonino, insieme ai rappresentanti di molti popoli oppressi nel mondo. Con questa iniziativa vogliamo porre l’attenzione sul pericoloso...