Int. a B. Della Vedova Della Vedova "Da noi nessuna marcia indietro”

Dalla Rassegna stampa

Benedetto Della Vedova, il vice-presidente dei deputati finiani, alle 19 di ieri sera ancora non aveva visto il videomessaggio di Fini. «Ma ora mi fermo un attimo e lo guardo. Tutti mi chiedono se è vero che ha fatto un passo indietro...». Ecco, appunto, per caso Fini ha fatto un passo indietro? «Non lo so. Prima vedo il video e poi rispondo». Mezz’ora dopo riecco Della Vedova: «Ma quale marcia indietro... Non è né una marcia in avanti, né una indietro. E’ un videoappello a tutti quelli che credono nel progetto del Fli».
 
Ma Fini è sembrato sorvolare sul punto cruciale delle dimissioni di Berlusconi. Anzi, gli dice che deve onorare gli impegni.
«Mah... Il passaggio politico era assolutamente incidentale. Non è che tutte le volte che Fini parla, debba parlare di Berlusconi. E poi in questo momento ci siamo impegnati nel progetto delle centomila firme. Per il Fli a Perugia è stato un trionfo. I sondaggi ci danno stabili all’8%. In tv Fini ha enorme successo... Intanto per il governo restano i nodi di fondo a cui non si danno risposte. E’ sempre in difficoltà d’immagine. Mi sembra provinciale dire che sono vicende che riguardano il privato: basta aprire i giornali stranieri. Prendiamo poi quello che succede in Parlamento: la discussione sulla legge di Stabilità è già un segno che non c’è un governo. Tremonti fa il suo lavoro. Anzi, è una garanzia fondamentale per i conti. Ma dal Tesoro non possono venire altro che tagli lineari al bilancio; le scelte, ovvero le priorità, dovrebbero venire dal governo. Ma il governo non c’è».
 
Un ectoplasma.
 «Contento Berlusconi.... D’altra parte ha fatto la sua scelta: o si continua così o elezioni».
 
Resta il fatto che Fini nel videomessaggio addirittura gli lancia la palla.
«Intanto ricordiamo che si è scelto di rinviare di un mese l’appuntamento della chiarezza. E quindi anche noi ora vediamo che succede. Certo, nel video non c’è stato nessun attacco a Berlusconi... Se qualcuno se l’aspettava, sarà rimasto deluso... Ma non era il momento e neppure lo scopo del messaggio».
 
 Scusi se insisto: ma perché Fini prima chiede seccamente le dimissioni e ora si attende risposte di governo da Berlusconi?
 «Perché noi continuiamo ad attendere invano le risposte ai problemi che abbiamo posto. Ma la strategia di Berlusconi è proprio questa: non dare risposte a Fini. Avevamo poi lanciato una soluzione...».
 
Cioè un nuovo governo allargato all’Udc.
«Appunto. Avevamo detto: serve una ripartenza. Ma a questa ipotesi Berlusconi ci ha detto di no. E allora, se questa è la sua scelta e la mantiene, aspettiamo fino al 13 dicembre. Sembrerebbe che voglia la prova di forza in Parlamento. Ma mi sa che non gli riuscirà. Al massimo, finisce rocambolescamente con una "fiducina" per un governicchio che durerà lo spazio di un mattino. Noi continuiamo a pensare che in Parlamento ci sarebbe una maggioranza forte per un governo forte, ma mi sembra evidente che Berlusconi non voglia prenderne atto. Sta a lui scegliere. Ma sappia che in Parlamento c’è una maggioranza con lui e anche senza di lui».

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