II consiglio regionale dei Lazio: «No agli impianti»

II consiglio regionale del Lazio è «indisponibile» ad accogliere impianti nucleari di qualsiasi tipo nel territorio regionale. Con un voto a maggioranza l’assemblea impegna la presidente Renata Polverini a «dichiarare l’indisponibilità del territorio della regione per l’insediamento di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi, a partire dal sito di Montalto di Castro dove il governo prevede la realizzazione della nuova centrale termonucleare». La mozione è stata presentata dal verde Angelo Bonelli e sottoscritta da Pd, Sinistra ecologia e libertà, Federazione della sinistra e Lista Bonino-Pannella. Contrario il Pdl, l’Udc si è astenuto. «Si ferma il programma nucleare italiano, l’approvazione della mozione è storica e straordinaria allo stesso tempo, commenta entusiasta Bonelli. La presidente della regione, Polverini, fa buon viso sostenendo che «la mozione passata risponde al mio programma elettorale», ma poi, aggiunge, «c’è stata una sentenza che ha tolto alle regioni la competenza in materia». Ma «il voto di oggi è importante», dichiara anche Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.
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