Idv, Donadi e Formisano lasciano il partito

Massimo Donadi si dimette dal partito: «Dopo una notte di riflessione annuncio le mie dimissioni dal partito Italia dei valori, ma non è certo una resa di fronte alla voglia di fare politica che oggi più che mai è tanta», dice oggi in conferenza stampa l’ex capogruppo Idv alla Camera. Donadi denuncia il «progressivo snaturamento e tradimento» del progetto da parte di Antonio Di Pietro.
Massimo Donadi e Nello Formisano si dimettono dunque dal partito dell’Italia dei Valori e dal gruppo alla Camera iscrivendosi al gruppo Misto. «Da oggi lavoriamo alla costruzione di un nuovo soggetto politico che prende le mosse dalle centinaia di dirigenti dell’Idv che ci hanno contattato e ci hanno chiesto di andare fino in fondo», annuncia Donadi. Un soggetto che «sarà presentato entro la fine del mese con il suo simbolo e la sua squadra».
Donadi e Formisano spiegano di guardare ora alla coalizione dei beni comuni e a quella di centrosinistra. «Per quanto riguarda le primarie, daremo indicazione di voto per Bersani. Lui ha il profilo giusto per questa fase. E’ un federatore», spiegano.
«Abbiamo chiesto una verifica seria, chiara e senza sconti su quello che secondo noi è la cronaca di sei mesi davvero brutti per l’Idv», dice ancora Donadi. «Sono stati sei mesi nel corso dei quali si è partiti dalla foto di Vasto, caratterizzati da attacchi sconsiderati per i toni e le modalità verso il Presidente della Repubblica , verso continue aggressioni verso quello che doveva essere il nostro principale alleato». Punti tutti «politici, tutti netti, chiari e visibili a tutti. La sintesi del dibattito politico del presidente di Pietro è “Tutto Bene, Madama la Marchese“. Oggi per me è la parola fine ad un’esperienza politica che dimostra di non saper comprendere».
I due parlamentari attaccano il personalismo dell’ex pm. «Questo Paese di leader carismatici ne ha avuti fin troppo, e quello della politica leaderistica è un sistema che ha dimostrato di non risolvere i problemi dell’Italia, anzi li ha peggiorati. Io vedo una grande ricchezza di idee, di valori, di cultura legalitaria, di politica intesa come servizio ma vedo purtroppo anche una grandissima fermentazione. E’ da qui che partiremo per il nostro progetto politico, ma aperti al confronto e al dialogo. L’inizio della fine della mia esperienza nell’Idv risale all’intervista di Antonio Di Pietro in cui dichiarava la morte dell’Idv», spiega Donadi. «Voglio lavorare con chi crede che la politica oggi sia più viva che mai. Oggi c’è bisogno di squadre, non di prime donne».
E sul nuovo progetto politico: «Nasciamo per resistere, non per confluire in altri gruppi». Guardando al Pd come «partito di riferimento», e alla coalizione dei Beni Comuni «come coalizione di riferimento».
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