Ichino: nove motivi per votare per Matteo Renzi alle primarie

Dei motivi più squisitamente politici per votare Renzi si è detto nella prima fase della campagna elettorale. Ora, gli ultimi sviluppi ne mettono in evidenza diversi altri.
1. Renzi è l'unico candidato ad aver messo nel proprio programma la trasparenza totale, secondo il modello dei Freedom of Information Acts britannici e statunitensi, come misura decisiva per combattere la corruzione e le inefficienze nelle amministrazioni pubbliche e di partito.
2. Renzi è l'unico - con i radicali - a proporre come forma esclusiva di finanziamento pubblico ai partiti la detassazione dei contributi dei soggetti privati, condizionata comunque alla trasparenza totale: ogni entrata e ogni uscita devono essere immediatamente visibili on line. E lui ha incominciato subito a farlo.
3. In materia di lavoro Renzi propone semplificazione e flexsecurity: le sole due ricette che possono rivitalizzare il nostro mercato e il nostro diritto del lavoro.
4. Il solo fatto che Renzi abbia posto in modo efficace la questione del ricambio nelle cariche parlamentari e di governo ha già prodotto dei risultati concreti su questo terreno nell'atteggiamento del vertice del Pd. Senza di lui non sarebbe accaduto.
5. Alle manifestazioni dei Comitati pro-Renzi, in tutte - ma proprio tutte - le parti d'Italia partecipano facce nuove e tantissimi giovani: linfa e risorse preziose per la politica italiana (e Dio sa quanto, questa oggi ne abbia bisogno).
6. Con la sua sola candidatura, e con la campagna elettorale «vera» che ne è conseguita, il trentasettenne outsider ha fatto guadagnare in un mese al Pd 5 punti di consenso elettorale (valutazione comune a tutti i principali sondaggisti politici).
7. Tutto questo sta già producendo effetti sistemici positivi anche nel centrodestra, dove ci si è accorti della necessità di un profondo ricambio nel gruppo dirigente e di primarie vere, per dar voce alla società civile.
8. I trent'anni sono l'età della vita nella quale siamo più intelligenti e più creativi. È ora che ci dotiamo di una politica fatta un po' meno di manovre e un po' più di idee nuove capaci di generare entusiasmo, di aggregare e muovere il consenso dei cittadini. Proprio quello Renzi sta mostrando di saper fare.
9. Se questi motivi non bastassero, i vertici del Pd ora ce ne hanno dato uno in più, ponendo regole volte manifestamente a ridurre l'affluenza ai seggi. Una ampia partecipazione di massa alle primarie costituirebbe un successo per l'intero partito; non merita di essere premiato un gruppo dirigente che la frena con ostacoli burocratici per dare un po' meno voce alla società civile e più peso agli apparati.
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