Humala batte la Fujimori La Borsa perde l'11%

«Sono molto contento, il fascismo è stato sconfitto, in Perù la democrazia è salva». Con queste parole il premio Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa ha commentato la vittoria del candidato della sinistra Ollanta Humala Tasso, appena eletto Presidente. Una vittoria storica per l'ex colonnello dell'esercito, che ha sconfitto di misura al ballottaggio la destra di Keiko Fujimori, figlia dell'ex presidente Alberto, in carcere, condannato a 25 anni per violazioni dei diritti umani e corruzione. Con quasi il 90% delle schede scrutinate il candidato di «Gana Perù» stacca di 3 punti la leader di «Fuerza 2011».
Keiko ha tenuto bene nella capitale dove è stata la più votata dalla classe medio-alta, mentre Humala, 48 anni e un bisnonno nato in Italia, ha stravinto nelle regioni più povere, quelle andine e delle foreste pluviali. A Puno, sulle poverissime sponde del lago Titicaca, ha ottenuto dagli indios aymara una maggioranza di oltre l'80% . Il leader di «Gana Peru» dovrà però fare i conti con i mercati finanziari, che temono una svolta antiliberista. Ha già promesso «moderazione». Rassicurazioni che però non hanno tranquillizzato i mercati: ieri la Borsa di Lima è stata sospesa per eccesso di ribasso dopo un crollo di oltre l'11%.
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