Gugliotta, il bisogno di chiarezza

«La verità». Dal centrodestra al centrosinistra, le forze politiche hanno una voce sola: dopo il video che mostra l’aggressione a Stefano Gugliotta, chiedono che si verifichi in tempi brevi cosa è successo la sera del 5 maggio, dopo la partita Roma-Inter. «Credo che sia necessario fare al più presto chiarezza sulla vicenda - sottolinea il sindaco, Gianni Alemanno -, non solo nell’interesse del giovane, ma anche delle forze dell’ordine». «È importante conoscere la verità - gli fa eco la presidente della Regione, Renata Polverini - sia a tutela del ragazzo, sia nei confronti della polizia». «Le forze dell’ordine - ribadisce il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti - rappresentano un’istituzione che gode della fiducia dei cittadini. Per questo è di vitale importanza accertare senza alcuna esitazione se ci siano state violenze ingiustificate nei confronti di Stefano Gugliotta».
Non appare così diplomatico Esterino Montino, capogruppo del Pd in consiglio regionale: «Quello che abbiamo visto nel video è molto grave - ricorda -. Vorremmo intervenire nei confronti del prefetto e del questore per raccomandare che anche in situazioni difficili non ci siano esagerazioni». II Pd annuncia un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Roberto Maroni (oltre che in Provincia), come pure Alleanza per l’Italia e i radicali. Per il partito di Marco Pannella «la polizia ha avuto un comportamento indiscriminato e sproporzionato», ma anche la categoria finita nel vortice a vuole la verità: «La chiarezza in questo caso è un dovere e un diritto», sottolinea Guglielmo Frasca, segretario nazionale del sindacato Consap.
Ieri Gugliotta, 25 anni, è stato trasferito al centro clinico di Regina Coeli. Ha un dente rotto, un labbro spaccato, una ferita alla testa e lividi alla schiena, alle braccia e ai fianchi. Dolorante e avvilito, a chi gli ha fatto visita ha confidato: «Non posso immaginare di dover passare altri giorni qui». Tuttavia, a meno che non venga scarcerato dal gip Aldo Morgigni, dovrà aspettare che il tribunale del riesame fissi l’udienza sollecitata ieri dal suo difensore, Cesare Piraino.
L’inchiesta è stata affidata al pm Francesco Polino, che ha ordinato al commissariato Prati di reperire tutti i video disponibili, oltre ai due già noti. In una memoria, l’avvocato Piraino ha indicato 14 testimoni tra familiari, amici e abitanti del quartiere pronti a giurare che Gugliotta è stato pestato. Il primo agente avrebbe colpito il giovane con una manata al volto e un pugno; il secondo gli avrebbe sferrato un calcio; il terzo si sarebbe avvicinato con il manganello alzato. II pm ha in programma di visionare i filmati, interrogare i testi e rintracciare i poliziotti. Ma il primo, che in uno dei video appare con il casco, sarebbe già stato identificato.
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