«Green Power, dalla Borsa 3 miliardi»

Su una cosa sono d'accordo: il nucleare è una forma di energia indispensabile. Il numero uno di Enel, Fulvio Conti e Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione di A2a, hanno ribadito la loro adesione all'atomo al meeting di Rimini dove hanno partecipato all'incontro «Con quali energie costruire il futuro?» insieme con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia. Per Zuccoli il nucleare è «l'energia del futuro: non inquina, costa poco e chiede investimenti che mettono in moto tutto il Paese. Bisogna avere il coraggio e la serietà di dirlo anche se è impopolare».
Dal palco di Rimini i due manager hanno parlato anche di rinnovabili, importanti per il mix produttivo, secondo Conti, meno per Zuccoli. Il presidente della più grande multiutility italiana non crede molto nel potenziale delle energie verdi. Anzi ne ha evidenziato la loro non economicità che viene poi fatta pagare agli utenti in bolletta. Le rinnovabili «sono affascinanti - ha detto Zuccoli - ma il beneficio costo-investimento non c'è». La differenza di costo tra energia prodotta da rinnovabili ed energia tradizionale andrebbe scaricata «sulla fiscalità generale». Conti, invece, ha confermato il previsto collocamento di Green Power entro ottobre. «Andiamo avanti con il progetto - dice l'amministratore delegato di Enel - Contiamo di raccogliere almeno 3 miliardi, questo è l'obiettivo, ma non abbiamo mai detto quale sia la percentuale» da cedere.
«Sono solo indiscrezioni» afferma Conti, come anche quelle sulla percentuale di riparto tra investitori istituzionale e mercato retail. «Stiamo lavorando a completare il prospetto informativo aggiornandolo con la semestrale poi ci sarà la presentazione agli analisti. C'è sempre la "due diligence" aperta a fondi nazionali e internazionali. E ce ne sono alcuni interessati». Tra le attività industriali importanti che coinvolgono la società di Enel dedicata alle rinnovabili, c'è l'avvio della costruzione della fabbrica per la realizzazione di pannelli fotovoltaici in joint venture con Sharp e STMicroelectronics. Quello che diventerà il maggiore stabilimento europeo sorgerà a Catania.
© 2010 Corriere della Sera. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU