Il grande bluff dell'Ugl della Polverini Il vero quarto sindacato è la Confsal

Nell'Ugl c'è chi accusa Renata Polverini di svuotane il sindacato di destra, portardo noti dirigenti negli uffici della regione Lazio. E allontanando definitivamente il sogno di farne il quarto sindacato, dopo Cgil, Cisl e Uil. Un nome su tutti? Quello di Salvatore Ronghi, chiamato dalla Polverini a occupare la poltrona di segretario generale della regione (e già vicepresidente del consiglio regionale della Campania). E poi i numeri la dicono lunga sulla reale potenzialità dell'Ugl: a leggere i dati statistici dell'Aran relativi alla rappresentatività nel pubblico impiego, il sindacato che oggi è guidato da Giovanni Centrella (scelto personalmente dalla Polverini come suo successore), l'Ugl è in fondo alle classifiche, e non certo al quarto posto. Nel comparto della presidenze del consiglio dei ministri, l'Ugl è il settimo sindacato. e in altri settori della pubblica amministrazione non appare nella top list, sorpassato dalla Confsal (saldamente al quarto posto dopo la Triplice) e in alcuni casi pure dalle rappresentanze di base.
Insomma, secondo le cifre viene confermata la definizione coniata dal leader radicale Marco Pannella, che aveva identificato la Polverini come «la pupa di Ballarò», ovvero la rappresentante femminile. del sindacato sempre presente negli stadi televisivi di Raitre, nel salotto con le sedie di cartone animato da Giovanni Floris. E la Polverini adesso verrà oscurata da Susanna Camusso, appena quest'ultima conquisterà la poltrona di Guglielmo Epifani in qualità di numero uno della Cgil. Il sogno di diventare il quarto sindacato rimane tale (come dimenticare le polemiche sui dati relativi agli iscritti, scoppiate durante La campagna elettorale che vedeva la Polverini contrapposta a Emma Bonino), tanto più che, senza apparire sulle prime pagine dei giornali, tra gli iscrittisi registrano dibattiti accesi tra coloro che seguono le scelte di Gianfranco Pini in Futuro e libertà e i lealisti che non hanno alcuna intenzione di lasciare il Pdl. Per la Polverini, e non solo, una spaccatura dell'Ugl sarebbe un incubo...
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