Giunta Polverini, compagni contro

Ha bruciato i tempi, mantenuto le promesse e consegnato ai cittadini la giunta regionale del Lazio. Renata Polverini, prima tra tutti i governatori neoeletti, ha spiazzato con il dinamismo delle sue primissime scelte persino gli osservatori più attenti, tra i consiglieri regionali. Succede così che la velocità si infrange, evidentemente, contro il muro dell’incomprensione. E sull’elemento di maggior evidenza risultante dalle trattative tra i partiti di maggioranza, cioè l’esclusione dell’Udc dalla giunta, si dice tutto e il contrario di tutto. Già, perché mentre per gli esponenti radicali eletti alla Regione Lazio i nomi presenti sono quelli di una "Giunta tutta Dio, Patria e famiglia", i loro colleghi dell’opposizione, quelli dello stesso Pd con cui i radicali si sono presentati alle urne, dicono l’esatto opposto. Questa la voce di Zambelli, dirigente dei Democratici di Roma ed esponente dell’ala cattolica del partito: "Con l’esclusione dell’Udc dalla giunta regionale del Lazio, esce definitivamente di scena la componente cattolica della coalizione che ha vinto le elezioni un mese fa. E pensare che la Chiesa aveva dato precisa indicazione di voto a favore della Polverini e soci, proprio perchè, a causa della presenza della Bonino dall’altra parte, i valori dei cattolici non potevano essere rappresentati".
Da Largo Torre Argentina fanno orecchie da mercante; riecheggia: "Giunta schiacciata sulle posizioni della Chiesa.." Tanto per non risultare troppo allineati, dal Pd rimbrottano con argomenti di segno opposto. "Stupisce l’assenza dei cattolici dell’Udc", dichiara il segretario provinciale del Pd, Carlo Lucherini, consigliere regionale. "Nonostante i proclami della vigilia - ha spiegato Lucherini - questa giunta appare fatta con il bilancino delle correnti nazionali del Pdl catapultando nel Lazio assessori messi dai capicorrente ex An e Fi". La dissonanza tra Idv, radicali e diverse anime del Pd è totale, fa quasi sorridere. Tanto più quando Lucherini, nono pago, aggiunge: "A questo punto il Pd deve avere la capacità di riorganizzarsi e di mettere in campo importanti proposte di opposizione che siano in grado di realizzare convergenze tra tutte le forze di minoranza".
Se le premesse sono quelle lette ieri, Renata Polverini può stare tranquilla.
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