"Il Giornale" e "Libero" contro il Quirinale: è pavido si è schierato con le Procure

Dalla Rassegna stampa

"Il Giornale" e "Libero", i quotidiani vicini a Silvio Berlusconi inquadrano nel mirino il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Mario Giordano, ex direttore del "Giornale" e ora capo delle News di Mediaset - le tv del premier- paragona il capo dello Stato in un editoriale in prima pagina a Oscar Luigi Scalfaro: «Al premier che gli ha chiesto appoggio, ha solo saputo consigliare di farsi massacrare dalle toghe». Ancora: «Dopo aver sognato a lungo il ribaltone con un governo Fini, adesso sta vestendo con insistenza i panni del fustigatore del Cavaliere e lo istiga al suicidio consigliando di affidarsi ai giudici di Milano (...). Si sa che Napolitano non è mai stato un cuor di leone». Infine l’affondo: «Oscar Luigi Napolitano fa il Sancho Panza delle Procure, giustifica ogni loro abuso, non interviene per fermare la loro violenza. Interviene invece, con la nota di ieri (sabato, ndr.) per mandare un messaggio intimidatorio a Berlusconi: "O ti fai massacrare dai tribunali, o metto fine alla legislatura". Complimenti, proprio un garante delle Istituzioni. Del testo ci ha messo 50 anni" a capire chi, in Ungheria, fosse dalla parte giusta». Durissimo anche il commento su "Libero" di Maurizio Belpietro: «Il presidente si è schierato con il più forte, o per lo meno con quello che reputa essere vincente, cioè la magistratura». Come Giordano, anche Belpietro accusa il capo dello Stato di «non essere un cuor di leone» e ricorda l’Ungheria: «Napolitano applaudì i carri armati salvo poi piangere lacrime di coccodrillo». Ancora più dura la conclusione: «La nota del capo dello Stato è il preannuncio di un colpo di mano».

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