Giù la fiducia, il caso Ruby inizia a pesare

Dalla Rassegna stampa

Un calo di cinque punti negli ultimi dieci giorni per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che lo porta al record negativo di fiducia del 35% già registrato nel novembre e nel dicembre scorsi: è quanto emerge da un sondaggio della Ipr per Repubblica.it in cui si evidenziano le conseguenze del caso Ruby sulla fiducia verso il premier e il Governo. Il sondaggio registra anche le intenzioni di voto degli italiani: secondo i dati, la partita è aperta anche alla Camera, con il centrodestra ancora in vantaggio, ma con margini ridotti rispetto al passato. La differenza tra i due principali schieramenti è del 2,4% a favore del centrodestra. Per monitorare gli eventuali riflessi del Rubygate sulla fiducia nei confronti del Presidente del Consiglio e dell’Esecutivo da lui guidato, per il mese di gennaio la Ipr ha condotto tre diverse rilevazioni, a distanza di dieci giorni tra di loro: il 10, il 21 e il 31. Questi i risultati. Il caso Ruby, comunque, non incide sul comportamento del voto; la tendenza delle rilevazioni di gennaio evidenzia come il Pdl sia stabile al 29,5%, con la Lega al 12%; sul versante del centro sinistra, invece, il partito guidato da Nichi Vendola pare quello maggiormente tonico, con il 7,5% e una tendenza alla crescita; il Pd si mantiene stabile, al 25,5%, come pure l’Idv, al 5,5%. Nel Terzo Polo l’Udc è al 6,3%, mentre Api al 2% e Fli al 4,9%. Sommando i voti, lo schieramento di centrodestra dovrebbe totalizzare oggi il 43,2%; il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi, Socialisti e Radicali) il 40,8%; il Terzo Polo il 13,7%.

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