La Germania vota l'addio al nucleare: chiuse tutte le centrali entro il 2022

Dopo trent'anni di battaglie ecologiste, la Germania archivia definitivamente l'epoca del nucleare. Con l'adesione di tutti i partiti tranne la Linke, il Bundestag ha approvato con 513 voti favorevoli, 79 contrari e con 8 astensioni l'uscita dall'energia atomica entro il 2022. Con il voto di ieri rimangono chiuse per sempre le 8 centrali più vecchie, già staccate dalla rete dopo la tragedia di Fukushima, mentre le rimanenti 9 verranno dismesse gradualmente entro la data limite fissata. Il Bundestag ha anche approvato una serie di leggi riguardanti l'estensione della produzione di energie rinnovabili e quella per una maggiore efficienza degli impianti di riscaldamento privati. Entro settembre l'Agenzia federale per la rete elettrica dovrà stabilire se uno degli impianti già chiusi debba rimanere attivo fino al 2013 come riserva in caso di possibili difficoltà nella copertura dei bisogni energetici del Paese. Per il resto il programma di dismissione degli impianti prevede che nel 2015 venga staccata la centrale di Grafenrheinfeld, a cui faranno seguito nel 2017 quella di Gundremmingen B, nel 2019 Philippsburg II, nel 2021 Grohnde, Brokdorf e Gundremmingen C, per finire nel 2022 con la chiusura di Isar II, Neckarwestheim II e Emsland.
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