Gdf Suez chiede regole per produrre il nucleare

Continua la trattativa e il confronto tra Gdf Suez e governo, per avviare l’utilizzo dell’energia nucleare in Italia. Infatti ieri Gdf Suez ha confermato il suo interesse per lo sviluppo del nucleare in Italia e ha sottolineato la necessità di un quadro regolatorio chiaro e stabile. Ad affermarlo, nel corso di un incontro con la stampa, è stato ieri il direttore generale di Gdf Suez Energia Italia, Aldo Chiarini, che ricorda il Memorandum of Understanding firmato con il gruppo tedesco E.On per partecipare allo sviluppo del nucleare in Italia. "Il Governo intende arrivare al 20% dell’energia prodotta in Italia con il nucleare. Ci siamo iscritti al tavolo. Poi vedremo". L’accordo con E.On, sottolinea il direttore generale di Gdf Suez Energia Italia, "è aperto anche eventualmente ad altri ingressi. Al momento opportuno valuteremo". Il gruppo francese non si sbilancia sulla tecnologia che la cordata franco-tedesca potrebbe scegliere. "La tecnologia dipende dai siti e dalle interconnessioni. Non è un elemento centrale anche perché Gdf Suez è abituato ad operare nel nucleare nel mondo con varie tecnologie’". Comunque, rileva Chiarini, per uno sviluppo del nucleare in Italia "serve un quadro regolatorio certo, chiaro e stabile che consente a chi investe di recuperare il suo investimento se opera bene". Per quanto riguarda infine i siti eventuali il direttore generale di Gdf Suez Energia sottolinea: "abbiamo le nostre idee e abbiamo un’idea di quali siti potrebbero essere idonei. Faremo le nostre valutazioni al momento opportuno".
Una cosa è certa: con l’insediamento e la messa a punto dell’Agenzia per la Sicurezza dell’energia nucleare in Italia, il cammino verso l’utilizzo dell’atomo nel Belpaese è ufficialmente aperto e l’ingresso, anche solo per un semplice confronto, delle maggiori imprese del settore, ne è la conferma.
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