Il gatto mammone

Chissà cosa avrebbe detto Cossiga? Nelle ore in cui Berlusconi lasciava la poltrona di primo ministro, ecco il "gioco di società" dei suoi orfani politici, nonché amici, i famosi «quattro gatti» della cui fedeltà lui, «Gatto Mammone», andava fiero. Una situazione così, con Napolitano che prende in mano il gioco, con il Pdl che implode sotto il peso della crisi, con il professor Monti nominato senatore a vita e incaricato premier in 48 ore, lo avrebbe intrigato non poco. Paolo Naccarato, uno dei gatti, immagina la lettera a Berlusconi: «Caro amico, ti avevo avvertito che saresti finito così!». Anche un telegramma a Monti per complimentarsi e un mazzo di fiori a Carla Bruni, con nota privata a Sarkozy. Per dire cosa? «Resta a Parigi e occupati delle tue grane...».
© 2011 La Repubblica. Tutti i diritti riservati
SU