Fuga dal Pd e da Bonino - Lettera

Caro Colombo, grande fuga dei cattolici dal Pd, come se Emma Bonino fosse un incrocio fra Attila e Odifreddi. C`è una spiegazione?
Edoardo
Per la verità non così tanti cattolici fuggono all`arrivo di Emma Bonino. Ma un giorno Ilvo Diamanti, che si è dedicato alla paura indotta dai media per la criminalità che non c`è, offrirà un po` del suo lavoro specialistico all`altra grande distorsione, sempre a cura dei media, di ciò che pensano, temono e fanno i cattolici. A sentire batterie di commentatori e specialisti, i cattolici italiani si scostano di colpo, tutti insieme, nello stesso istante, al primo accenno di un non credente che si avvicina a qualunque tipo di responsabilità piccola o grande, dal maestro elementare che decide di non fare il presepe in classe, ora che il presepe è diventato manifestazione leghista (dopo il modesto successo dell`acqua del Po) al politico nazionale che osasse mettersi dalla parte della scienza nella difesa della libera ricerca scientifico. Devo dire che mi meraviglia un giudizio così modesto dei cattolici italiani a cui si deve (parlo della collaborazione fra credenti e non credenti altrettanto consapevoli della condizione italiana e dei nostri comuni problemi) tutto ciò che di moderno e di europeo c`è oggi in Italia. Osservo lo sdegno triste con cui Enzo Carra dichiara incompatibilità con la candidatura di Emma Bonino a presidente della regione Lazio. Osservo il suo fermo e austero transitare nella Udc. Penso ai gesti dei pochi che lo hanno preceduto e seguito e mi dico che, prima ancora di essere eletta, la Bonino sta già rendendo un servizio al Pd. Aiuta alcuni sperduti a orientarsi. Un saluto cordiale e rispettoso per Carra che ha identificato il suo posto giusto. E auguri a senatori, senatrici, deputati vari del Pd (però, ripeto, pochi rispetto al clamore dei giornali) che continuano a esprimere angoscia per la candidatura della miscredente Bonino, ciascuno con tre interviste quotidiane. E poi non se ne vanno. Questo vuol dire che, forse, i nostri veri credenti non hanno trovato finora centri di accoglienza adeguati alle loro legittime aspettative. Oppure che, una volta pagato il necessario tributo alla Cei e pronunciata la frase giusta per la citazione su Avvenire, non se ne vanno perché si aspettano dalla Bonino una seria campagna elettorale e un buon risultato politico. Se è cosi, ecco la prova di ciò che dicono e ripetono i Radicali. Molte cose importanti in questo paese si fanno assieme ai cattolici.
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