Frattini: "D'Alema fatto fuori dal Pse" e ne è convinta anche l'opposizione

Dalla Rassegna stampa

 

Il ministro degli Esteri Franco Frattini definisce "bugie" le parole del capogruppo del Pse all`Europarlamento, Martin Schulz, secondo cui Silvio Berlusconi avrebbe contattato i colleghi conservatori europei per far cadere la candidatura di Massimo D`Alema a Mister Pesc. «Spendo solo due parole per replicare a Schulz, che è il vero autore del fallimento clamoroso di D`Alema - ha detto Frattini, - sono bugie e tutta l`Europa lo sa, lo sanno tutti». Della stessa opinione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e portavoce del Governo Paolo Bonaiuti, che definisce «davvero fuori dal mondo» le dichiarazioni di Schulz «quando invece tutti, compreso Schulz, sanno bene che la scelta è stata determinata dal Partito socialista europeo». Enzo Bianco, presidente dei Liberal Pd, afferma che la vicenda «conferma tutti i nostri dubbi e le contrarietà sull`adesione del Pd al Gruppo Socialista europeo». Perfino Emma Bonino ne è convinta: «All`interno della famiglia socialista, per varie ragioni, la decisione è stata presa da Gordon Brown e da Zapatero. È inutile quindi che Schulz dica che non è così, la candidatura di D`Alema è stata affossata dal Pse. Con la nomina della Ashton si affida al Foreign office, cioè uno dei servizi diplomatici più forti e consolidati d`Europa, la costruzione del servizio diplomatico europeo, che vedrà dunque un ruolo determinante di un paese che non è nell`Euro, non è in Shengen e che è tra i maggiori affossatori della politica estera comune», conclude Bonino.

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