Franceschini capogruppo, sì di Bersani

Dalla Rassegna stampa

Pier Luigi Bersani rispetta la promessa per «una gestione plurale» del partito e offre al segretario uscente, sconfitto alle primarie del 25 ottobre, l`incarico di capogruppo alla Camera. Un`offerta gradita da Dario Franceschini, che ha incontrato Bersani e che l`ha accolta, sia pure riservandosi di accettarla ufficialmente, in attesa che si delinei il quadro generale dell`organizzazione del partito. Puzzle complicato per il neosegretario, alle prese anche con il nuovo quadro di alleanze: ieri ha incontrato radicali, verdi e Udc. Sabato Bersani parlerà ai mille delegati dell`assemblea nazionale, alla Fiera di Roma. Il primo discorso vero, che offrirà una traccia chiara del percorso che intende far seguire al suo Pd. Ma quel giorno dovrà essere pronto il quadro de- gli incarichi, dovrà essere riempita ogni casella e sopita ogni insofferenza. Perché il rovescio della medaglia della gestione plurale è la distribuzione delle poltrone. Franceschini alla presidenza del gruppo della Camera non può bastare. La gestione plurale deve essere completata con altri ruoli più concreti nel partito. Per esempio quelli dei vari dipartimenti. Lì potrebbero essere piazzati alcuni pezzi grossi, da Piero Fassino a Beppe Fioroni, da Paolo Gentiloni al terzo sfidante Ignazio Marino. In un altro organismo, la segreteria, saranno inseriti i giovani. Se sull`altro ramo del Parlamento sembra restare salda Anna Finocchiaro, è ancora da giocare la partita della presidenza dell`Assemblea. Qui è in corsa Rosy Bindi, ma c`è l`ostacolo della vicepresidenza della Camera, alla quale non intende rinunciare. Gli aspiranti al ruolo fanno però filtrare un articolo del codice etico che vieta di cumulare cariche politiche e istituzionali. Per completare il Cencelli interno, Bersani starebbe pensando anche a istituire due vicepresidenti dei partito, da affidare alla minoranza. Quanto alle alleanze, Marco Pannella e Emma Bonino sono usciti soddisfatti dall`incontro: «Siamo sempre stati leali, ora dobbiamo passare dalla collaborazione all`alleanza». Già dalle prossime Regionali, dove gli accordi con l`Udc segnano un po` il passo. Anche di questo ha parlato Bersani con Pier Ferdinando Casini, con il quale è stato trovato un accordo per collaborare soprattutto su riforme e crisi.

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