Formigoni e le accuse ai Radicali

Il presidente Roberto Formigoni ha scritto al Corriere del 10 aprile che le accuse nei confronti della lista Bonino-Pannella di attività manipolatorie sulle sue liste erano solo accuse ipotetiche, e come tali non passibili di reato di diffamazione, per il quale un pm di Milano ha invece chiesto il suo rinvio a giudizio. A sostegno della sua tesi, il presidente cita un'agenzia Ansa del 4 marzo, nella quale le sue dichiarazioni sono accompagnate dal tempo condizionale e dall'espressione «dal punto di vista teorico». Pur facendo presente che anche le accuse ipotetiche, cioè le insinuazioni, integrano il reato di diffamazione, non voglio qui entrare nel merito, che rimando alle aule giudiziarie. Ritengo però doveroso completare l'informazione dei lettori con altre dichiarazioni del presidente Formigoni, nelle quali le accuse erano meno ipotetiche e più dirette. Ansa, 5 marzo: «Oggi ho la dimostrazione che c'è stata una macchinazione a più soggetti per escludere in maniera fraudolenta il centrodestra dalla competizione lombarda. Lo abbiamo dimostrato in maniera inoppugnabile: hanno più volte violato la legge ai nostri danni». Così il candidato alla presidenza della Lombardia Roberto Formigoni, che in un'intervista al Giornale torna a puntare il dito contro il partito radicale. «Ai Radicali sono state consegnate le nostre liste e hanno potuto manipolarle, correggerle, spostare i documenti come volevano, perché non c'era nessuno di noi a controllarli», denuncia Formigoni. «Cinquantuno certificati elettorali, a una prima verifica segnati come presenze, dopo la visita dei Radicali non c'erano più».
Agenzia Dire, 4 marzo (citando Roberto Formigoni, in diretta a Sky tg24). «(...)Questo» - prosegue - fa presumere che siano state compiute manovre manipolatorie sulle nostre liste e che siano stati asportati, dei documenti. Abbiamo ad esempio verificato che 51 certificati elettorali che in un primo momento la Corte stessa aveva verificato esistere, sono poi scomparsi. Questi sono comportamenti gravissimi e sporgeremo denuncia perché evidentemente ciò non è tollerabile». Nessuna denuncia nei nostri confronti fu poi depositata da Formigoni. Ciascuno è ora in grado di farsi la propria idea, sia sulle responsabilità politiche che sulle eventuali responsabilità giudiziarie.
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